Home Cronaca Ucciso a Casavatore per uno sgarro al boss, stangata per gli Scissionisti

Ucciso a Casavatore per uno sgarro al boss, stangata per gli Scissionisti

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Omicidio Forino a Casavatore, stangata per i boss degli Scissionisti. Ergastolo per Arcangelo Abete, Arcangelo Abbinante, Giovanni Esposito, Angelo Marino
e Roberto Manganiello (leggi qui). Emilio Forino fu ammazzato a Casavatore nel 2008 per uno ‘sgarro’ fatto alla persona sbagliata, ossia Vincenzo Pagano fratello del boss Cesare. Eppure nel processo di primo grado celebrato con il rito abbreviato innanzi al gip De Angelis non sono però mancati alcuni importanti colpi di scena. Accuse sgretolatesi nel caso del presunto mandante del delitto, Pagano appunto, che è stato assolto per non aver commesso il fatto.

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Come riportato da Il Roma Emilio Forino era legato ai Ferone di Casavatore, che all’epoca si
erano staccati dagli Scissionisti per aderire al cartello delle cinque famiglie di mala di Secondigliano. Quando gli fu chiesto di picchiare chiunque fosse vicino a Vincenzo Pagano, residente a Casavatore e ras del posto, diede una lezione in strada al genero di quest’ultimo. La vendetta non si fece attendere. Un anno esatto fa killer e mandanti
finirono in manette. Per Cesare Pagano non c’erano invece sufficienti indizi di colpevolezza per far scattare la misura cautelare. Nel luglio scorso, in sede di requisitoria, il pubblico ministero aveva chiesto sette condanne all’ergastolo. Gli imputati Roberto Manganiello e Angelo Marino, pur senza rivolgere accuse agli altri presunti complici nel delitto Forino, avevano deciso di ammettere gli addebiti, confessando il proprio coinvolgimento nell’omicidio. Una mossa che non è però bastata a evitargli il massimo della pena sia per loro che per gli altri tre del gruppo degli Abete-Abbinante.

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