Home Cronaca Un anno dall’omicidio di Rosa Alfieri, la madre dell’assassino: “Aveva dei problemi,...

Un anno dall’omicidio di Rosa Alfieri, la madre dell’assassino: “Aveva dei problemi, ma non lo difendo”

PUBBLICITÀ

A un anno dalla morte di Rosa Alfieri, si è tenuta la quinta udienza del processo contro Elpidio D’Ambra, il 31enne reo confesso dell’omicidio della 22enne di Grumo Nevano. La madre di D’Ambra, chiamata dalla difesa del figlio, ha descritto il ragazzo come un uomo con problemi di salute mentale, soggetto a frequenti crisi di assenze. Ha parlato della vita del figlio, delle difficoltà che lo hanno sempre accompagnato da quando era piccolo e delle vessazioni del padre violento e tossicodipendente. Ma, tra le lacrime, ha spiegato: merita una dura punizione per quello che ha fatto, non era lì per difenderlo e capiva il dolore che provavano i genitori di Rosa.

PUBBLICITÀ

Dal contro interrogatorio del pubblico ministero Rossana Esposito e del legale di parte civile Carmine Busiello è emerso che, dopo il ritorno dalla Spagna, dove aveva scontato 5 anni di carcere per rapine, il giovane aveva vissuto con la madre soltanto per un paio di settimane. Il presidente ha aggiornato il processo al prossimo 17 febbraio, quando ascolteranno l’imputato. Oggi, ad un anno esatto dall’assassinio, ricorderanno Rosa Alfieri con una messa di suffragio. Celebrata dal parroco don Carmine Spada, nella basilica di San Tammaro, a Grumo Nevano.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Elpidio D’Ambra ha attirato Rosa nella sua abitazione con una scusa. Dopodiché l’ha strangolata nel cortile del palazzo. Proprio lì il padre della 22enne ha trovato il corpo esanime della figlia. Del 31enne, però, nessuna traccia. Era stato bloccato dalla Polizia due giorni dopo, nella sera del 3 febbraio, nell’ospedale San Paolo di Fuorigrotta. Riconosciuto grazie alle sue foto che avevano cominciato a circolare sui social poco dopo la scoperta del cadavere. Il ragazzo ha sempre sostenuto di essere stato spinto a uccidere da voci che sentiva nella testa.

PUBBLICITÀ
Exit mobile version