Home Cronaca “Un summit con tutti i rioni di Scampia dopo una lite con...

“Un summit con tutti i rioni di Scampia dopo una lite con la Vanella-Grassi”, il racconto del pentito sul ruolo di ‘Frizione’

PUBBLICITÀ

C’è anche Luigi Rignante tra i collaboratori di giustizia che hanno inchiodato il gruppo narcos degli Amato Pagano, infatti, l’ex ras del clan Abbinante avrebbe conosciuto dall’interno le dinamiche criminali del quartiere Scampia. In un verbale del dicembre 2021 il pentito avrebbe ricostruito un momento di tensione vissuto nel quartiere con un gruppo di ragazzi della Vanella Grassi. Soprattutto Rignante ha delineato l’importante ruolo di Salvatore Roselli, detto Frizione, come capo del gruppo dei Sette Palazzi.

PUBBLICITÀ

«Salvatore Roselli, detto Frizione, capo del gruppo dei Sette Palazzi, e fa capo alla famiglia degli Amato Pagano. E’ stato il luogotenente degli Amato Pagano a Scampia, fino alla data del suo arresto o forse fino ad un poco prima, come oltre dirò. Se avevi problemi e/o dovevi parlare con gli Amato Pagano, ti dovevi rivolgere a lui. Come ho già riferito, c’è stato un litigio con dei ragazzi detta Vanella Grassi (siamo nel 2020, quando Antonio Abbinante stava di nuovo in carcere), e fu fatto un summit con tutti i referenti dei vari Rioni di Scampia, e per i Sette Palazzi fu contattato il Roselli (a e però poi al summit venne Cioccolata Caldore e Pasquale Landolfi che era il fidatissimo dì Frizione). Dopo l’arresto del Roselli, il suo ruolo è stato assunto da … omissis… che già prima aveva preso potere perché Roselli era stato un poco messo da parte dalla stessa famiglia Amato Pagano perché il Roselli si sentiva braccato dalle Forze dell’ordine. Queste cose le so perché me le ha dette Raffaele Abbinante con il quale io, come ho detto, stavo sempre insieme – il quale aveva rapporti diretti con queste figure di vertice. Conosco il Rosselli da tanti anni», ha dichiarato Rignante.

COLPO AL GRUPPO ROSSELLI

Il gip di Napoli Gianluigi Visco, su richiesta della Procura, ha disposto l’arresto in carcere per Ivan D’Amora (luogotenente dell’excapo oggi collaboratore di giustizia Salvatore Roselli), Roberto Forino (pusher), Antonio De Sio (che acquistava grosse quantità di droga dal gruppo criminale), Carmine D’Amora (che si occupava di procurare cocaina ed eroina da vendere) e per Federico Pascale (anche lui acquirente stabile del gruppo).

I domiciliari (tre i provvedimenti emessi) sono stati notificati invece a Gennaro Campitelli e a Pasquale Di Guida (entrambi acquirenti in pianta stabile). Infine il giudice ha disposto l’obbligo di dimora a Napoli per Antonio De Crescenzo (anche lui uno degli acquirenti in pianta stabile). Complessivamente sono sedici le persone che la DDA di Napoli (procuratore aggiunto Sergio Ferrigno) ha iscritto nel registro degli indagati e tra questi figura anche Salvatore Roselli, elemento di spicco del gruppo criminale secondo la Squadra Mobile riconducibile al clan scissionista degli Amato-Pagano.

PUBBLICITÀ
Exit mobile version