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Una relazione proibita dietro l’agguato a Miano, botta e risposta tra Ronga e Palma

Una relazione proibita dietro l'agguato a Miano, botta e risposta tra Ronga e Palma
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Non avrebbe accettato la relazione che Ronga avrebbe avuto con una sua congiunta. Ieri sera lo avrebbe incrociato e gli avrebbe esploso due colpi di arma da fuoco. Sarebbe questo il retroscena del ferimento di Pietro Ronga, il 37enne di Miano ricoverato in gravi condizioni al Cto centrato da due proiettili all’addome e alla gamba. Poco dopo Francesco Palma (accompagnato dall’avvocato Luigi Poziello). Il 19enne era rimasto a sua volta vittima di un raid pochi giorni fa.

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Come già ipotizzato da un precedente articolo di InterNapoli vi sarebbe un collegamento tra i due episodi. Nel febbraio scorso del resto Ronga fu accoltellato dal giovane, ragazzo che anche in quel caso si consegnò spontaneamente in commissariato dove poi fu denunciato. Ieri un nuovo ‘capitolo’ della vicenda con il ferimento di Ronga e l’ennesimo coinvolgimento di Palma difeso dall’avvocato Luigi Poziello.

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