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Un’altra processione annullata in provincia di Napoli: l’elenco dei Comuni dove sono vietate

Un'altra processione annullata in provincia di Napoli l'elenco dei Comuni dove sono vietate
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Salvatore di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, annuncia che non ci sarà la processione del Cristo Morto: “Cari concittadini devo purtroppo comunicarvi che anche quest’anno, non si svolgerà la tradizionale processione del Cristo Morto. Nei giorni scorsi avevo ricevuto una richiesta da parte della Congrega organizzatrice, alla quale ha fatto seguito la mia concessione e conferma. L’Italia sta andando verso una forma di convivenza con il virus che speriamo termini quanto prima . Oggi, poche ore fa è giunta la comunicazione con la quale la Congrega organizzatrice annulla lo svolgimento della Processione a causa della pandemia. L’analisi del contesto attuale ha portato la congrega al non svolgimento della processione. Ne prendiamo atto!”

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I sindaci contro le restrizioni dell’Asl: “Le processioni pasquali si faranno”

“Se si può andare in discoteca o allo stadio non capisco perché l’Asl debba intervenire per dirci se si possono fare o meno le processioni”. Il sindaco di Sorrento Massimo Coppola ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano la Repubblica in merito alle limitazioni imposte dall’Azienda sanitaria locale Napoli 3 per quanto riguarda l’organizzazione delle tradizionali manifestazioni religiose del periodo pasquale. Questi eventi richiamano, ogni anno, migliaia di turisti da tutta la regione Campania e costituiscono, per l’Asl, un evidente rischio per la diffusione incontrollata del Covid-19. Già gli ultimi dati in costiera sorrentina non sono incoraggianti e c’è, quindi, il timore che le processioni di Pasqua possano aggravare la situazione.

Le idee dei dirigenti della struttura sanitaria, però, questa volta non coincidono con quelle dei primi cittadini, i quali non intendono adottare nuove restrizioni. Negli anni scorsi si è deciso di non organizzare le manifestazioni, con il benestare anche della Chiesa, ma adesso per gli amministratori le cose sono cambiate. L’Asl Napoli 3 ha inviato una circolare ai sindaci nella quale ha sottolineato come attualmente ci sono quasi 2mila positivi su tutto il territorio, un numero allarmante che consiglierebbe prudenza. I dirigenti sanitari chiedono di rimandare le processioni al 2023.

La reazione dei primi cittadini è stata netta. “A Sorrento le due processioni, quella Bianca e quella Nera – ha continuato il sindaco Coppola – si terranno regolarmente. Mi prendo tutte le responsabilità che mi consente la legge”.

Il vescovo Francesco Alfano è dello stesso avviso e ha permesso ai parroci della diocesi di procedere con l’organizzazione dell’evento religioso. Anche nel comune di Sant’Anastasia è tutto pronto per la processione dei battenti della Madonna dell’Arco e nulla farà cambiare idea ai promotori dell’iniziativa, così come a Vico Equense dove i fedeli sono in fervente attesa.

Processioni Madonna dell’Arco sospese a Casavatore: verifiche sull’associazione

Sospese tutte le processioni religiose in calendario. E’ questo il provvedimento adottato dal neo comandante della polizia municipale di Casavatore, il colonnello Antonio Piricelli, nel suo primo giorno di servizio presso il municipio a nord di Napoli.

L’ufficiale, che dirige anche il comparto dei caschi bianchi di San Marcellino, in provincia di Caserta, ha ha disposto approfondimenti sulle richieste pervenute all’Ente da parte dell’associazione Maria Santissima dell’Arco, con particolare riferimento all’atto costitutivo e allo statuto dell’associazione. Nelle more delle ulteriori verifiche, ha sospeso gli eventi in calendario.

Salta la processione della Madonna dell’Arco ad Arzano: il percorso era tra le palazzine della 167

Alla fine, dopo un tira e molla di diversi giorni, la processione della Madonna dell’Arco ad Arzano è saltata: questa mattina Polizia Municipale, Polizia di Stato e Carabinieri hanno atteso inutilmente davanti alle porte dell’associazione, rimaste chiuse, per poi apprendere che non se ne sarebbe fatto più nulla. Motivo della rinuncia sarebbe stata l’impossibilità di avvisare per tempo la banda musicale in seguito alle richieste di integrazione sulla documentazione. Dietro la vicenda, però, potrebbe esserci altro: il percorso prevedeva che la processione sarebbe passata nel fortino del clan della 167 di Arzano, oggi conteso tra la fazione dei Monfregolo e quella dei Cristiano.

Settimana Santa, tornano i Battenti a Minori e a Maiori.

Tornano in presenza i riti di Pasqua a Minori che, alla sua ricchezza di riti liturgici, accompagna la tradizione dei “battenti”: si inizia la Domenica delle Palme quando, dopo la benedizione, si svolge la festante processione dei bambini che osannanti, come gli Israeliti, cantano e pregano al Signore che entra in Gerusalemme.

Nella sera del Giovedì Santo, dall’adiacente Arciconfraternita, parte la processione dei “battenti”, uomini che indossano un camice bianco, legato con funi, ed un cappuccio che copre il loro viso, con i cui canti strazianti si pentono della crudeltà con cui il Cristo fu condannato e ucciso. Dopo la Messa “in Coena Domini”, i battenti raggiungono le frazioni di Minori, per poi risalirvi all’alba del giorno seguente per annunciarvi l’imminente morte del Signore. A sera ci si raduna tutti in Basilica per la mesta liturgia della “Passione Domini”. Al termine della celebrazione uno dei sacerdoti schioda Gesù dalla croce per adagiarlo su una meravigliosa bara di legno dorato che, nella più totale oscurità, attraverserà Minori illuminata solo da migliaia di piccoli lumini.

La Processione dei Battenti tornerà anche a Maiori.

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