Poco dopo mezzogiorno di ieri una pattuglia del primo distretto della Polizia Municipale di Genova ha notato in via Buozzi quello che sembrava un alterco tra un uomo e una donna.
La pattuglia si è accostata alla giovane, che ha riferito agli agenti che l’uomo l’aveva fermata dicendo di essere un rappresentante di cosmetici, in giro di lavoro con la propria auto e il campionario di profumi di marca, ma di essere costretto a rientrare immediatamente a casa con l’aereo e quindi di doversi liberare di tutti i flaconi di profumo che trasportava sulla sua auto, vendendoli a prezzo stracciato ai passanti.
Gli agenti sono quindi ripartiti immediatamente e successivamente hanno fermato l’auto, verificando che a bordo si trovava un trolley con trenta confezioni di profumo “taroccato” somiglianti a quelli di prestigiose marche, ma con nomi non propriamente esatti, come “acqua di ciò” e “armane gode” e simili, oltre a un certo numero di sacchettini per imbustare la merce e una fattura emessa da un grossista orientale e intestata ad una ditta con sede a Napoli per acquisto di profumi.
Al 33enne napoletano è stata pertanto applicata la legge regionale sul commercio e sequestrati tutti i prodotti contenuti nel bagagliaio, mentre la fattura verrà trasmessa alla Guardia di Finanza per gli approfondimenti del caso.