Home Cronaca San Giorgio, business dei loculi: arrestato anche un funzionario di Polizia

San Giorgio, business dei loculi: arrestato anche un funzionario di Polizia

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Se è vero che l’occasione fa l’uomo ladro, allora ci si riesce a raccapezzare ascoltando certe notizie. Come quella che arriva da San Giorgio a Cremano. Dal cimitero del comune vesuviano, esattamente. La morte e la commemorazione dei defunti era diventato un vero e proprio business clandestino. Gli spazi, ossia i loculi, erano – e sono – di proprietà del comune di San Giorgio a Cremano ma ad intascare i proventi delle vendite agli ignari privati erano in tre. In barba a qualsiasi regola morale scritta e non, avevano stilato addirittura una sorta di tariffario, a seconda delle dimensioni e della posizione dei loculi in vendita. La morte come affare. Mancano anche le parole giuste per raccontare questa triste vicenda. I tre protagonisti sono stati arrestati dai Carabinieri questa mattina, dopo mesi di indagini dirette dal Comandante Gerardo Avolio.

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Controlli alla documentazione dei loculi nel cimitero di San Giorgio – Google

I nomi dei broker dei loculi

I tre arrestati sono Roberto Riccio, custode del cimitero, Alessia Ammendola, dipendente del consorzio Zeus, e Enrico Maglione, funzionario della polizia amministrativa. L’arresto più eclatante, se vogliamo, è proprio quello di Enrico Maglione, per la posizione di tutore dell’ordine che fino a stamane occupava. All’epoca dei fatti contestati – a tutti i tre arrestati – Maglione era in servizio alla Polizia Mortuaria. Gli sarà sembrata un’occasione d’oro. E l’ha sfruttata. Ma non ha considerato le conseguenze. Eppure il suo gesto – e quello dei suoi soci – non è certo nuovo. Già nel 2016 si scoprì un enorme truffa ai danni dei privati nel cimitero di Poggioreale. Stessa storia e stesso anno, a Casoria. Insomma, in mancanza di umanità, sarebbe bastato informarsi meglio su come vanno a finire queste storie.

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