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Violenza in carceri minorili Campania, continue risse tra detenuti: “Basta trasferimenti al sud”

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Di recente l’istituto penale minorile di Nisida è stato teatro di una grave rissa tra detenuti stranieri e detenuti campani. Mentre due giorni fa ad Airola, un detenuto straniero con problemi psichici, proveniente dal Nord Italia, è andato in escandescenza. Rompendo vetri e usando violenza al punto tale che il personale intervenuto ha riportato varie ferite. E, a uno fra questi, sono stati assegnati 5 giorni di prognosi per aver ricevuto una scheggia di vetro nell’occhio“. A denunciarlo, in una nota, è il segretario regionale dell’Uspp Ciro Auricchio che chiede che si fermino i trasferimenti verso la Campania e il Sud di detenuti provenienti dalle carceri del Nord Italia.

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Quasi sempre – spiega – si tratta di detenuti stranieri che si sono resi autori di svariati atti di violenza, anche nei confronti del personale. Riluttanti a qualsiasi regola e/o trattamento penitenziario, che vanno ad aggiungersi a quelli del nostro territorio. Negli ultimi tempi in aumento per l’escalation di reati commessi da minorenni, come i fatti di cronaca ci narrano. E tutto questo sta determinando un notevole aumento degli eventi critici nelle carceri per minorenni campane“.

Chiediamo pertanto – conclude Auricchio – il ripristino delle condizioni ordinarie di gestione dell’utenza minorenne. L’adozione di misure emergenziali non può più ritenersi giustificata a distanza di svariati mesi e in assenza di soluzioni adeguate e commisurate a quelle problematiche: altrimenti si tratterebbe è di un vero e proprio fallimento del sistema penitenziario minorile”. (Repubblica)

 

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