Home Cronaca “Castrazione chimica per i pedofili”. La Lega parla sulla violenza sessuale di...

“Castrazione chimica per i pedofili”. La Lega parla sulla violenza sessuale di Qualiano

PUBBLICITÀ

«Non possiamo accettare che un criminale già condannato per reati sessuali, un criminale a cui sono stati concessi gli arresti domiciliari, abbia potuto, nonostante le misure restrittive, abusare sessualmente di due bambine di 11 e 12 anni. Questa storia che arriva dalla provincia di Napoli dimostra una falla enorme nel sistema delle misure cautelari alternative: perché un soggetto del genere non era dietro le sbarre dove non poteva fare del male a nessuno? Anche questa vicenda conferma che il pericolo di recidiva in questi soggetti è elevatissimo e che per fermarli occorrono farmaci che inibiscano le loro pulsioni ovvero la castrazione chimica. Chi continua a opporsi si assume la responsabilità di questi continui orrori. Altrimenti c’è una sola alternativa: il fine pena mai». Lo afferma il senatore della Lega Roberto Calderoli, vice presidente del Senato.

PUBBLICITÀ

Il fatto a Qualiano

Era ai domiciliari per violenza sessuale, ma ciò non gli impediva di uscire di casa e andare in giro nel palazzo. Lì, nello stesso condominio, abitavano le due bimbe di due famiglie diverse. La sua attenzione si è spostata sulle due ragazzine di 11 e 12 anni, a cui avrebbe, secondo le indagini svolte dai carabinieri della Stazione di Qualiano, diretti dal maresciallo Pasquale Bilancio, dipendente dalla Compagnia di Giugliano coordinata dal capitano Antonio De Lise, palpeggiato più volte le parti intime.  

Sono state le ragazzine a raccontare tutto ai genitori, i quali si sono rivolti ai militari. Le indagini, suffragate dai racconti delle due vittime, hanno confermato le violenze. Così quell’uomo, di 43 anni, che era ai domiciliari per violenza sessuale, ora si ritrova dietro le sbarre.

Le indagini sono scaturite dalle denunce sporte dalle madri delle vittime nelle quali si narravano diversi episodi di ripetute violenze subite nel mese di maggio 2018 dalle loro figlie. Le minori, sentite presso l’Ufficio di Procura in audizione protetta, confermavano quanto riferito dalle loro madri, arricchendolo di particolari inquietanti. Particolarmente allarmante è apparso agli inquirenti l’apporto narrativo delle parti lese che delineava il ripetersi sistematico di violenze con le quali le minori erano costrette a subire atti sessuali in più occasioni.

PUBBLICITÀ
Exit mobile version