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Voto di scambio a Cercola, telefoni nei seggi per la prova del voto

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Emergono ulteriori particolari dall’inchiesta sullo svolgimento delle elezioni comunali di Cercola del 2023 che ha portato in carcere Salvatore Capasso, Giuseppina De Micco, Giusy De Micco, Pasquale De Micco, Sabino De Micco, Antonietta Ponticelli, mentre ai domiciliari è finito il 75enne Giovanni De Micco, accusate a vario titolo di voto di scambio politico-mafioso e associazione a delinquere di stampo camorristico.

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Secondo i pubblici ministeri Henry John Woodcock e Stefano Capuano ci sarebbe stata una palese compravendita dei voti con protagonisti principali la candidata al consiglio comunale con Europa Verde Giusy De Micco e suo fratello Sabino (consigliere della VI Municipalità di Napoli) ed esponenti locali della criminalità organizzata come Antonietta Ponticelli, figlia dell’ergastolano Gianfranco e condannata in via definitiva per associazione camorristica. Ponticelli avrebbe acquistato preferenze per i De Micco all’interno del rione Caravita in cambio di 30 euro a voto per il primo turno e 20 euro per il ballottaggio, il tutto grazie al coinvolgimento di Giuseppina De Micco (quasi omonima della candidata) e di suo padre Giovanni.

Voto di scambio a Cercola, in cosa consisteva la prova

Le cose perà al primo turno non sarebbero andate come ci si aspettava con il tradimento da parte di persone che avevano ricevuto i soldi senza ricambiare con il voto o addirittura vendendosi ad altri successivamente. Tant’è che, secondo gli inquirenti, Sabino De Micco, per il turno di ballottaggio avrebbe preteso “la prova”, ovvero la foto della scheda elettorale con tanto di voto espletato, come dimostrerebbe la conversazione intercettata il 23 maggio 2023 a cui partecipano Giovanni De Micco, sua moglie e sua figlia Giuseppina (Pina).

PINA: IO I SOLDI IN MEZZO ALLA VIA NON GLIELI DO, PERCHE’ QUA
STANNO LE TELECAMERE, HANNO MESSO LE TELECAMERE VICINO
ALLA SCUOLA. HANNO MESSO TUTTE TELECAMERE… E CHE SONO
SCEMA CHE GLIELI VADO A DARE LA FUORI? LI VUOI I SOLDI? VIENI
DENTRO CASA MIA!
DONNA: Eh, però pure le fotografie, devi stare attenta.

PINA: E QUELLO VA TROVANDO LA PROVA, SI E’ FISSATO1-NO, MA QUELLI
LA FOTOGRAFIA A ME NON LA DEVONO DARE, IO LA FOTOGRAFIA.
L’ATTIMO CHE DA LORO ME LA PRENDO DA SOPRA AL TELEFONO,
IO GLIELA PASSO A QUELLO, IO LA CANCELLO.

DONNA: GLIELA MANDI SU WHATSAPP.
PINA: EH (si).
DONNA: Perchè a un’altra parte (con un altro sistema) si vede, però ti devi stare sempre attenta coi telefoni

GIOVANNI: UNA FOTOGRAFIA NON E’ NIENTE, RAFILI’.
PINA: E PERCHE’ LUI VA TROVANDO TUTTE LE. FOTOGRAFIE!…
DONNA: Devi dire: “guagliò…”
PINA: MA L’HA DETTO LUI, MA IO SONO CONVINTA CHE IL TELEFONO ORA
NON LO FANNO ENTRARE (nel seggio) PERCHE’ LE VOCI PARLANO, LE
GUARDIE (FORZE DELL’ORDINE) SANNO GIÀ’ TUTTO…
DONNA: Si.
PINA: …ora vi faccio vedere!
DONNA: Non fartele mandare sul tuo (telefono) Pinù, quelli ti vedono dopo
GIOVANNI: TE LI DAI LUI I TELEFONI?
PINA: NO, ME LI DA’ LUI I SOLDI.
DONNA: AH!
GIOVANNI:DISSE: “TI DO TRE/QUATTRO TELEFONI…”
PINA: Però io sono convinta…
DONNA: …incomp…
PINA: IO DICO CHE NON ENTRA NESSUN TELEFONO.
DONNA: IL TELEFONO LO DAI IN MANO A QUELLO CHE VA A VOTARE?
PINA: Eh (si)-.LO DISSE LUI, DISSE: “TU SENZA IL TELEFONO CHE IO TI DO              GIOVANNI: DEVONO SPREMERE (pigiare)…incomp…DEVE SPREMERE (pigiare) IL
BOTTONE (dello scatto dellafoto) E BASTA.

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