Si allarga a macchia d’olio l’iniziativa “spegni la luce e accendi l’attenzione”. Ogni giorno alle 19,00 per cinque minuti, sono in molti i residenti delle zone colpite dal disastro ambientale, che spengono la luce e rimangono al buio. Un gesto simbolico ma partecipativo, per dare voce ai tanti silenzi perpetrati in quattordici anni di emergenza. Il presidio permanente continua ancora la sua lotta all’illegalità nonostante i primi risultati. Sul posto una delegazione fa sapere che la copertura delle balle di rifiuti è stata effettuata in modo approssimato, senza sigillare ermeticamente le balle di rifiuti aperte, come ordinato dal giudice Pepe. Inoltre denunciano che attualmente il cantiere è gestito in modo del tutto illegale, senza il rispetto delle norme legate alla sicurezza dei cantieri e si presume che alcuni lavoratori del sito siano operai in nero. All’interno dello stabilimento di TdR sono state costruite delle vasche assorbenti per la raccolta delle acque piovane, ma si sospetta che in quelle vasche si depositi anche il percolato. Resta inalterata la posizione dei manifestanti, che prevede in qualsiasi momento il blocco pacifico dei tir che trasportano i rifiuti imballati e indicono per domenica 16 dicembre alle ore 10,30, presso il presidio di Taverna del Re, un’assemblea pubblica allargata a tutti i sindaci e ai consiglieri comunali dell’agroaversano e dell’agrogiuglianese. In tale occasione si chiederà agli eletti dal popolo di assumersi le proprie responsabilità rispetto alla chiusura della discarica e alla bonifica di tutto il territorio. Intanto nella mattinata di ieri, un’altra personalità politica ha voluto visitare e vedere con i propri occhi il mostro ambientale fatto crescere nelle nostre terre. La visita guidata al sito di stoccaggio di TdR, per il vicepresidente della Camera dei deputati, Giorgia Meloni, si è concluso con queste affermazioni: «La superficialità con cui Bassolino e i suoi collaboratori hanno affrontato la questione rifiuti è imperdonabile; il problema si riverserà sulle generazioni future con conseguenze devastanti. La diossina nel latte materno, le malformazioni dei feti, l’aumento esponenziale dei tumori ne sono il campanello d’allarme. Hanno rinviato il problema, fino a raggiungere la china». Dopo alcune domande ha poi concluso: «Noi ci batteremo perchè non vengano lasciate in eredità alle generazioni future le incapacità della politica di oggi.
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