Cala il sipario sull’amministrazione calvizzanese, per l’ultimo stop dell’esecutivo Pirozzi. Tra ostracismi e colpi di scena ha rassegnato le dimissioni – già nel pomeriggio di ieri – l’oramai ex primo cittadino Giacomo Pirozzi, e con lui la sua giunta (Ugo Di Marino, Giovanniluca Ferrillo, Gismondo Ferrillo, Giovanni Migliaccio, Antonio Gala, Domenico Trinchillo). Esecutivo azzerato, dunque, che scivola inaspettatamente su di un tema nevralgico: l’approvazione del piano urbanistico comunale. La proposta d’approvazione del puc (ex prg) era stata protocollata il 26 dello scorso mese, quando con l’ufficio tecnico preposto si fissò la data per l’approvazione. Ieri il gran giorno, ma quando passate le 15 del pomeriggio – ad assise convocata già dalle nove del mattino e senza alcun preavviso – è giunta nota di richiesta di rinvio da parte dell’ufficio tecnico, il sindaco non ci sta più. Ed esausto rassegna le sue dimissioni. Parole forti quelle che avrebbero mosso l’ex sindaco a rimettere il suo incarico appena qualche mese prima dallo scadere del mandato elettorale. Accuse neppure troppo velate nei confronti di giochi-forza ostracistici da parte di alcuni dipendenti dell’ufficio tecnico che, lo sottolinea, sono a quelle scrivanie dall’amministrazione precedente. “Sono quattordici anni che si tenta di dare una nuova organizzazione urbanistica al paese – commenta Pirozzi – Queste dimissioni sono un atto dovuto nei confronti dei cittadini di fronte all’impossibilità di portare avanti il programma amministrativo che ci eravamo prefissati. La scarsa collaborazione dei preposti, manifestata già in altre occasioni, mi fa capire che non posso che alzare le mani – continua – Non è possibile rinviare ulteriormente l’approvazione del piano urbanistico comunale a causa dei continui ritardi dell’ufficio tecnico. Se contano di più gli uffici comunali che il sindaco, allora è il caso di farsi da parte, sottolineando però come si possa bloccare la crescita di un paese a causa dell’inoperosità di alcuni dipendenti comunali”.Un parapiglia di polemiche e veleni chiude così la storia di quest’esecutivo, travagliato ed esausto, che non ha mai avuto vita facile. Ad un passo dal collasso un anno fa, quando alcuni consiglieri – rei d’aver disertato una nevralgica seduta del consiglio comunale – furono espulsi dalla maggioranza. Poi la pace ritrovata, la riorganizzazione delle geografie politiche in seno allo stesso consiglio comunale, con il confluire di alcuni consiglieri d’opposizione in una maggioranza oramai vasta ed eterogenea. Le polemiche dell’opposizione, le accuse da foro lanciate continuamente su manifesti al vetriolo affissi a tutti gli angoli del paese. Infine il crollo, inaspettato, improvviso. Solo sussurri stamani nei corridoi della politica calvizzanese, e si attende domani per i botta e risposta che infervoreranno il clima di quelle che saranno le nuove alternative del prossimo disegno amministrativo.
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