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sabato, Luglio 5, 2025
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OPERAZIONE ANTI CAMORRA IN VERSILIA: 17 ARRESTI, SEQUESTRATE 4 VILLE A VARCATURO

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All’alba di ieri mattina si è conclusa l’operazione «Dedalo». I militari del comando provinciale della guardia di finanza di Firenze, hanno eseguito 17 provvedimenti restrittivi, di cui 15 già emessi. Al momento sono 9 le persone finite in carcere, 5 ai domiciliari e 3 con obblighi di dimora. Tutti a carico di persone appartenenti ad un’organizzazione a delinquere di stampo camorristico che operava in Versilia, dedita all’usura, all’abusivismo finanziario ed al riciclaggio. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del tribunale di Firenze su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia a conclusione di un’articolata attività investigativa, protrattasi per oltre due anni.
La camorra aveva messo le mani sulle terre e sulle spiagge della Versilia. Sequestrati beni per 6 milioni e 400 mila euro. Tra cui 17 immobili a Napoli e Viareggio; 4 ville abusive a Varcaturo (Giugliano); 2 società a Pistoia e Viareggio: 13 tra auto di grossa cilindrata e motocicli; disponibilità finanziarie, per 40mila euro; orologi e pietre preziose per un valore di 500mila euro; e conti correnti intestati alla madre del capo clan.
Il capo è Vincenzo Saetta, napoletano residente a Viareggio, ex fedelissimo del clan Giuliano. In manette: Vincenzo Saetta, 37 anni, il fratello Marco 30 anni entrambi residenti a Viareggio; la madre Teresa Deviato, 53 anni residente a Napoli; Salvatore Cocice, 30 anni, residente a Viareggio, Salvatore Cannavaro, 59enne, Antonio Chirico, 67 di Bari. Ai domiciliari Ciro Patriota, 51enne napoletano residente a Montecatini; Michele Capuano, 27 anni, Domenico Di Maro, 26. Con l’obbligo di Dimora Vincenzo e Bernardo Falco, residenti a Villaricca.
L’accusa per tutti è di associazione di tipo mafioso finalizzata a usura, estorsione, sequestro di persona riciclaggio, abusiva attività finanziaria e raccolta di scommesse abusive illegali.
Per la prima volta e’ stata scoperta una organizzazione di stampo camorristico radicata in Toscana, in particolare in Versilia, da almeno dieci anni. E’ quanto spiegato dal procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso durante una conferenza stampa a Firenze, assieme al procuratore facente funzioni di Firenze Francesco Fleury, al pm Pietro Suchan della Dda e ai vertici della Gdf toscana e fiorentina riguardo l’operazione che ha portato all’esecuzioni di 14 ordinanze di custodia cautelare e di tre obblighi di dimora.

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