GIUGLIANO: SEQUESTRATI 15 MINI APPARTAMENTI CHIUSO L’HOTEL SUISSE

Controlli a tappeto a Giugliano contro il cemento selvaggio. Sequestrati 15 alloggi e chiuso l’hotel Suisse per illecito amministrativo. I carabinieri della compagnia di Giugliano diretti dal capitano Alessandro Andrei in collaborazione con il maresciallo Membrino, e i caschi bianchi di Giugliano, hanno posto sotto sequestro un residence con 15 piccoli appartamentini, 50 metri quadri ognuno, completati ma non ancora utilizzati; vuoti da mobili e suppellettili, realizzati alle spalle dell’albergo. Sequestrata anche un’ala della struttura principale, realizzata senza licenza e differente dal progetto iniziale. Denunciato il proprietario, Alfredo Aprovitola, aveva realizzato sei camere senza la dovuta licenza. L’hotel Suisse costruito con concessioni regolari, è stato comunque chiuso per illecito amministrativo. Secondo quanto riportato dal quotidiano “Il Mattino” di oggi (28/10/2008, ndr), la licenza non era intestata al reale gestore dell’attività turistica, che si era spostata da qualche tempo da via Madonna del Pantano.
Questo il risultato di un operazione congiunta tra forze dell’ordine che nel giro di un mese hanno fatto registrare 72 denuncie a titolari e 211 abitazioni abusive rintracciate e sequestrate. Da via Rannola, tra Varcaturo e Lago Patria ora a via San Francesco a Patria. Dal comune fanno sapere: «Gli abusi edilizi sono una nostra priorità, continueremo per ristabilire la legalità». Grosso impegno quindi per i vigili urbani che dopo le vicende e gli arresti di maggio con l’operazione ‘mattone selvaggio’ quando finirono in manette 39 persone, tra cui 23 vigili urbani, riducendo così l’organico operativo. Controlli a tappeto, anche in città dove diverse contravvenzioni sono state emesse per mancanza di licenza per la vendita di merce e occupazione di suolo pubblico. Molti i commercianti che espongono la merce sui marciapiedi antistanti i negozi, ostacolando il passaggio ai pedoni che sono costretti, molte volte, allo slalom tra la merce, o addirittura, a scendere dal marciapiede e camminare tra le macchine.