In fila sotto la pioggia: lo sportello delle Poste è ancora in un container in attesa che vengano completati i lavori della struttura di via Nuvoletta. Ma ora in via Pepe la situazione diventa sempre più problematica: file interminabili, cittadini esasperati per le lunghe attese al gelo e sotto la pioggia, impiegati e addetti alla vigilanza che tentano di regolamentare l’accesso agli sportelli. Il contanier sostituisce la struttura principale di via Nuvoletta, i cui lavori saranno ultimati entro la metà di gennaio. Gli spazi angusti e la mancanza di una pensilina protettiva per gli utenti sono i motivi principali del caos agli sportelli. Le lamentele con il personale dell’ufficio e gli accenni di rissa tra gli stessi utenti sono ormai all’ordine del giorno. Non si contano più inoltre gli interventi delle forze dell’ordine. Soltanto nell’ultima settimana i carabinieri sono arrivati anche due volte al giorno per placare gli animi dei più esagitati e per coadiuvare il lavoro dei vigilanti privati. Le proteste risalgono già all’inizio dell’estate, ma con l’approssimarsi della stagione invernale i disagi sono ulteriormente aumentati. «È una vergogna – lamentano alcuni utenti – per effettuare un’operazione di pochi minuti attendiamo anche un’intera giornata al freddo. Ci sono anziani che si sentono male, le Poste avrebbero dovuto installare almeno una pensilina protettiva». Disorganizzazione e strutture insufficienti per il fabbisogno di una città di circa 70mila abitanti, non sono però le sole note dolenti. I pericoli per gli utenti arrivano anche da un altro fronte. Proprio all’esterno della struttura c’è un cancello pericolante in ferro, non ancora messo in sicurezza nonostante la segnalazione ai vigili urbani. Non va meglio, poi, neanche nell’altro ufficio postale di via San Rocco. Anche qui, complice la ressa per la consegna dei moduli per le social card, ci sono file interminabili e la gente staziona davanti ai cancelli dalle 5 del mattino. In quest’ufficio postale non sono mai state installate le macchinette per la distribuzione dei numeri. «Molti cittadini rinunciano – dice Mario, residente al corso Mediterraneo – altre sono costretti a mettersi in fila anche due o tre volte e spesso devono litigare prima di riuscire a portare a termine le operazioni». Intanto dalle Poste italiane fanno sapere che il container di via Pepe sarà tolto di mezzo entro la metà di gennaio, periodo in cui entrerà nuovamente in funzione l’ufficio principale di via Nuvoletta, che, grazie ai lavori di ristrutturazione, sarà dotato di 10 sportelli, 4 aree consulenze e un’area self per il pagamento dei bollettini. A breve, poi, per i comuni di Marano, Calvizzano e Quarto sarà attivato un nuovo centro di distribuzione recapito.
Il Mattino il 11/12/08