QUALIANO, ACQUA PUBBLICA : LA RICHIESTA DEL PRC INCONTRA IL PLAUSO DEL SINDACO

«L’acqua è fonte di vita. Senza acqua non c’è vita. L’acqua costituisce, pertanto, un bene comune dell’umanità, un bene irrinunciabile che appartiene a tutti. Il diritto all’acqua è un diritto inalienabile: dunque l’acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti». Così Fabio Baldi, segretario del circolo di Rifondazione Comunista di Qualiano ha invitato il sindaco Salvatore Onofaro ad aderire al movimento per la tutela e la gestione pubblica delle acque, per la ripubblicazione del servizio idrico.
Da qualche tempo, in effetti, il Comune qualianese tenta di recidere il contratto con la acquedotto scpa, come ricordato dallo stesso Onofaro, e rifondazione approfittando di questa comunione di intenti chiede « al sindaco ed alla giunta comunale di Qualiano di deliberare l’adesione alla proposta di legge per la ripubblicazione dell’acqua».
«Il principio secondo cui l’acqua deve essere pubblica nella proprietà e nella gestione, è emerso dalle dichiarazioni fatte dal sindaco e dai consiglieri sia di maggioranza che di opposizione- ha concluso Baldi- durante il consiglio comunale del 27 novembre».
Pronta la risposta del primo cittadino Onofaro che ha così dichiarato l’intenzione di «portare la richiesta del Partito di Rifondazione in commissione, lunedì sera, ma prima ancora sarà discussa nel pre- consiglio questa sera (venerdì 19)». «Noi tutti- ha continuato Salvatore Onofaro- vogliamo dar seguito alle indicazioni emerse nell’ultimo consiglio comunale. Ritengo la proposta più che interessante e sarà presa in grande considerazione». Onofaro spiega poi i retroscena ricordando di averne già «discusso con il segretario Baldi in villa comunale, nell’occasione in cui qualche incivile incendiò uno scivolo. Già in quella occasione dissi loro che sarebbe stata bene accetta la loro proposta» ricordando poi che già nell’ultimo consiglio comunale ci si era lasciati con l’impegno a cercare di capire come fare per «recidere il contratto con la acquedotto scpa e nel caso non fosse stato possibile- chiosa ancor il primo cittadino qualianese- procedere con l’istituzione di una commissione ad hoc. Perché vogliamo restituire l’acqua ai cittadini di Qualiano e non lasciarla ai privati. È ovvio però che per valutare la richiesta del Prc se ne discuterà in pre-consiglio ed in commissione per poi seguirla come percorso utile alla risoluzione del problema».