giovedì, Luglio 17, 2025
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CASALESI, IN MANETTE PER ESTORSIONE
LA SORELLA 42ENNE DEL LATITANTE IOVINE

I carabinieri del nucleo investigativo del Comando Provinciale di Caserta hanno tratto in arresto, Iovine Anna, 42enne sorella del latitante Antonio Iovine, detto “o’ ninno”, capo dell’omonima fazione camorristica associata al clan dei “casalesi”.
La donna è stata colpita da Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura poiché ritenuta responsabile del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
L’arresto rappresenta il prosieguo di un filone investigativo coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che trae origine da complesse e prolungate attivita’ di indagine che hanno portato il 26 maggio 2008, all’arresto di 55 presunti affiliati e al sequestro di beni per ottantamilioni di euro. Successivamente, il 9 luglio 2008, fu arrestata anche Enrichetta Avallone, moglie del boss Iovine, per il reato di estorsione, nei confronti della cognata Rosanna De Novellis. I carabinieri avrebbero accertato che la moglie e la sorella del capo clan, in concorso con Ernesto De Luca, anch’egli latitante, avrebbero attuato gli ordini di Iovine, ponendo in essere il tentativo di impedire alla propria cognata, Rosanna De Novellis, 49 anni, vedova di Carmine Iovine, ucciso in un agguato camorristico nel 1994 e fratello di Antonio, di recarsi nel territorio di San Cipriano d’Aversa e intimandole di cessare la conduzione del negozio ”Intimo di Roen”, situato all’interno del centro commerciale ”Borgo Antico”. In sostanza alla De Novellis, sarebbero state rivolte tutta una serie di accuse, a cominciare da una delle ataviche regole dell’organizzazione mafiosa. La vedova di Carmine Iovine, ”a pieno titolo inserita nella predetta organizzazione criminale”, spiegano i carabinieri, viene soprattutto accusata di avere allacciato una relazione sentimentale con una persona estranea al clan e di avere manifestato la minaccia di denunciare alla magistratura alcune vessazioni patite riguardo ad uno stabile situato ad Aversa a lei fittiziamente intestato, fino alla strenua opposizione, alla pretesa della cognata Avallone di comportarsi da padrona all’interno del negozio. Questi atteggiamenti avrebbero spinto i vertici della cosca decidere di punire la donna, attraverso la moglie e la sorella del boss Antonio Iovine. Anna Iovine e’ stata rinchiusa nel carcere femminile di Pozzuoli