I carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna hanno scoperto due appartamenti a Mugnano ed a Scampia, utilizzati per la coltivazione di cocaina. Insieme agli immobili sono finiti sotto sequestro 400 chili di stupefacenti e sono state arrestate sette persone. Nel corso dell’operazione i militarui hanno scoperto ciò che è stato definita “la cassa continua degli Scissionisti del clan Amato-Pagano”. Nella notte, con un’operazione preparata da tempo, i militari hanno messo a segno un colpo al cuore di Scampia, il fortino dello spaccio. Il valore della droga finita sotto sequestro si aggira intorno ai 15,2 milioni di euro. I militari hanno trovato anche 250mila di euro in contanti. Sempre nella stessa operazione i militari hanno scoperto un’intero appartamento a Mugnano, adibito a serra in muratura per la coltivazione della cocaina. E a Scampia invece, sotto la statua di Padre Pio, davanti al lotto G delle Vele, i carabinieri hanno trovato una cassetta a scomparsa che conteneva armi pronte a sparare: un fucile e tre pistole con il colpo in canna. In totale sono sette gli arresti.
L’appartamento scoperto a Mugnano era stato adibito interamente a ospitare vasi e vi sono stati scoperti 3mila semi di quella che ad un primo esame, anche degli esperti dell’Orto botanico di Napoli, è cocaina, con decine di flaconi da un litro di potenti radicanti, climatizzazione e illuminazione tale da far pensare che si stesse tentando una coltivazione domestica di questa droga, «il primo tentativo conosciuto in Italia», ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri, Gaetano Marruccia.
Sono sette le persone arrestate. Quattro di loro sono incensurati ed appartenenti ad un’unica famiglia. Si tratta di Aldo Gaudiello (74 anni), Carmela Gaudiello (50 anni), Ciro Gaudiello (42 anni), Giuseppe Gaudiello (35 anni) tutti incensurati e residenti a Scampia. Fermate perché trovate all’interno di due abitazioni distinte nelle quale vi era la cosiddetta cassa continua degli Scissionisti del clan Amato-Pagano. In un’altra casa, invece, è stata sorpresa una donna. I soldi erano nascosti, in entrambe le abitazioni, in cassetti a scomparsa, hanno spiegato gli inquirenti durante la conferenza stampa. Uno era aperto da un telecomando che non poteva essere utilizzato da chi depositava le banconote sistemate in rotoli. In un altro caso, invece, il nascondiglio si apriva senza una serratura particolare. I circa 250mila euro ritrovati, secondo gli investigatori, rappresentano il provento di due-tre giorni di spaccio.
Le altre tre persone, Pasquale Poziello (43 anni), Francesco Vaccaro (31 anni), Alfredo Corduas (58 anni) sono state sorprese a Mugnano dove i carabinieri hanno sequestrato, tra l’altro, due box: veri e propri supermarket della droga.
Un vero e proprio supermarket della droga messo in piedi dai trafficanti che solitamente riforniscono gli spacciatori della Campania e di altre regioni avevano trovato il sistema di confezionare il panetto di droga “tarocco”: tagliavano la cocaina riuscendo a rivenderla come pura ingannando così anche le persone più esperte, attraverso l’uso di alcuni stampi nei quali la droga veniva “allungata”. Sui panetti, compressi con l’utilizzo di una potente pressa idraulica, venivano anche apposte le forme, simili a quelle trovate sulle confezioni di droga provenienti dal sud America. Così da 500 grammi di cocaina i trafficanti ne avrebbero ricavato oltre un chilo. La coca pura – di solito un centinaio di grammi su un panetto da un chilo – veniva messa all’estremità in modo da trarre in inganno chiunque interessato all’acquisto volesse assaggiarla.
