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mercoledì, Luglio 16, 2025
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Caldoro è il nuovo presidente della Regione Campania: «Grande volontà di cambiamento»

Ore 23.30. Stefano Caldoro (Pdl) esulta per la vittoria in Campania: «Abbiamo raccolto una grande volontà di cambiamento. Il voto dimostra che la gente vuole fatti e non più parole – ha dichiarato Caldoro parlando al comitato elettorale dove è giunto da pochi minuti -. Abbiamo un grande senso di responsabilità – ha proseguito – per questo da domani mattina saremo già a lavoro».
De Luca (Pd) dopo aver preso atto della sconfitta ha commentato: «Farò il capo dell’opposizione del Consiglio regionale della Campania. Sono sereno ma se mi chiedete se sono contento io vi dico di no. Ma sicuramente sono soddisfatto per il lavoro svolto e per il risultato ottenuto».

Ore 22.30. E’ decisiva ovunque l’Udc di Casini. «Siamo decisivi ovunque, dove abbiamo scelto i candidati migliori», ha commentato Pier Ferdinando Casini ai microfono del Tg1. «Andremo avanti per la nostra strada, perché se si votasse domani, con questa destra populista e la sinistra in queste condizioni, porteremmo avanti il nostro progetto, perché il Paese ci chiede coerenza». Casini esprime preoccupazione per il sensibile dato sull’astensionismo: «Dimostra che la nostra analisi sul bipolarismo trova conferma: la gente è infatti disamorata e non va a votare, con una campagna elettorale di questo tipo. A destra prevale la Lega, con un successo travolgente. La sua egemonia inciderà – secondo Casini – ancor più sul governo, mentre Di Pietro e i grillini metteranno in crisi il Pd».
L’affluenza alle urne c’è stata, circa 8 punti percentuali in meno, ma ad essere penalizzati sono entrambi gli schieramenti. Per il pd «l’astensionismo è un segnale preoccupante». Per il Pdl «è colpa dell’odio». Lazio e Piemonte ancora in bilico. 7 regioni al centro sinistra e 4 al centrodestra.

Ore 20.00. Sono stati scrutinati poco meno del 10% dei seggi complessivi in Campania, ma la vittoria sembra ormai netta per il candidato del Pdl Stefano Caldoro che, al momento si attesta al 52,34%, contro il 44,66% dell’avversario del Pd Vincenzo De Luca, che dal canto suo prede però più voti delle liste che compongono la coalizione che non va oltre il 40,21%. La coalizione che appoggia il candidato del Pdl, infatti prende più voti, il 56,49%.

Nel Lazio è ancora testa a testa. Sfonda la Lega, e Bossi: «sinistra a picco». In Piemonte vince Cota. Il conto delle regioni è 7 a 5 per il Pd: Emilia, Toscana, Umbria, Marche e Basilicata al Pd. Liguria in bilico. Veneto Lombardia, Calabria al Pdl. Questi anche se parziali sono i dati che si apprestano a diventare definitivi nelle prossime ore.

Ore 19.00. In Campania Caldoro (Pdl) è nettamente in vantaggio con oltre il 56%. Il contendente, De Luca (Pd) si attesta a poco più del 40%. Gli altri, Ferrero e Fico sono sempre sotto il 2%. Le liste: Il Pdl sfiora il 30%, il Pd non va oltre il 22,33%, mentre l’Udc è all’11,47% e Idv al 6,57%.
E’ ancora testa a testa nel Lazio, mentre Cota è avanti in Piemonte, In Puglia c’è Vendola. Il centrosinistra in vantaggio in Liguria, Emilia, Toscana, Basilicata, Umbria e Marche. Al Pdl Veneto, Lombardia, Campania e Calabria.

Ore 18.30. Il candidato del Pdl Stefano Caldoro è sopra al 56%. De Luca (Pd) è fermo a poco più del 40%. Ferrero e Fico non vanno oltre l’1,26%. Sono i dati parziali delle regionali in Campania (80 seggi su 5.802). Le liste: Il Pdl al 28,9%, il Pd al 21,13%, l’Udc al 12,8% e l’Idv al 6,20%.
E’ testa a testa in Lazio e Piemonte. Al Pd sette regioni, due passano al Pdl Il centrosinistra avanti in Puglia, Liguria, Emilia, Toscana, Basilicata, Umbria e Marche. Al Pdl Veneto, Lombardia, Campania e Calabria L’affluenza crolla di 7 punti: un terzo degli elettori non ha votato.

Ore 18.15. ”Tutte le operazioni di voto si sono svolte regolarmente e senza incidenti grazie ad una perfetta macchina elettorale”. Lo ha annunciato il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni sceso in sala stampa al Viminale per un primo commento al voto regionale. Il responsabile del Viminale ha voluto ringraziare tutti per questo ”successo, dai sindaci a chi ha lavorato nei seggi”. Maroni, riferendosi a dati ormai certi, ha indicato il calo dei votanti del 7% a livello nazionale fermandosi al 65% dei votanti rispetto al 72% del 2005. L’affluenza per quanto riguarda il voto provinciale e’ stato, invece, pari al 63% rispetto al 68% sempre del 2005 (con il meno 5%). A livello comunale, infine si e’ registrato una affluenza al voto del 74% rispetto al 77%. Il calo maggiore si e’ confermato nel Lazio con un meno 10% quello minore in Campania e Basilicata con un meno 4%.

Ore 18. Sono 35 i seggi scrutinati allo spoglio regionale della Campania e il candidato del Pdl, Stefano Caldoro è di nuovo in testa con il 54,91%. Vincenzo De Luca, candidato del Pd è al 42,58%, seguono a distanza Fico (5 stelle) con l’1,63% e Ferrero (Rc) con l’1,59%. Tra le liste vi segnaliamo il Pdl al 29,4%, l’Udc al 13,5%, il Pd al 23,63 e l’Idv all’8,86%.

Ore 17.30. L’altalena delle proiezioni dopo appena 7 seggi scrutinati su un totale di 5.082 fa segnare un sostanziale pareggio tra Caldoro (al 48,67%) e De Luca (al 48,14%). Per avere dati più consistenti sarà necessario attendere ancora qualche ora. Gli altri due candidati: Fico e Ferrero si attestano, al momento, su percentuali inferiori al due per cento.

Ore 17.15. Giungono dal Viminale i primi dati sullo spoglio delle regionali in Campania. Sono i primi 5 seggi su un totale di 5.802. Il candidato del Pdl Stefano Caldoro è avanti con il 53,12%, segue De Luca (Pd) con il 44,29%, Fico (5 Stelle) con l’1,8% e infine Ferrero (Rc) con lo 0,78%.

Ore 17.00. E’ definitivo il dato sull’affluenza alle urne: in Campania ha votato circa il 62,93% dell’elettorato (circa 3.112.128 elettori). Il calo rispetto alla precedente competizione (67,68%) è di circa 5 punti percentuali. Anche a livello nazionale l’affluenza è stata bassa, molto bassa: oltre un italiano su tre non è andato alle urne, una tendenza che già era stata evidenziata ieri dai dati parziali ed è pienamente confermata dal dato finale. L’affluenza a queste elezioni regionali si è fermata appena oltre il 64 per cento, mentre nel 2005 era arrivato al 72,7 per cento.

Ore 16.20. Si stabilizza il dato sull’affluenza alle urne: in Campania si attesta intorno al 64%, mentre a livello nazionale è fermo al 65%.
Sky ha deciso di rinunciare a rendere noti i sondaggi sull’intenzione di voto. Gli intention poll raccolti da Digis per Sky Tg24 e relativi alle 13 regioni chiamate al voto, attesi per le 15 di oggi, alla chiusura dei seggi, non saranno diffusi. Lo ha reso noto Sky Tg24 in apertura dello speciale sulle regionali. «È una scelta di responsabilità giornalistica – spiegano dai microfoni della pay tv». La direzione di Sky Tg24 ha deciso all’ultimo minuto di non comunicare questi dati. Poiché l’elemento predominante di questa tornata elettorale e di queste ultime ore è stato l’astensionismo, il calo dell’affluenza al voto rischia di pregiudicare la validità degli intention poll» .

Ore 16.00. L’affluenza in Campania viaggia intorno al 63%, mentre a livello nazionale siamo intorno al 65% (dati non definitivi). Si registrano risse nei seggi: a Pomigliano d’Arco sei persone sono state arrestate per essersi azzuffate in un seggio. Almeno cinque elettori sono stati denunciati in diverse parti d’Italia perché «pizzicati» a fotografare la loro scheda elettorale, in particolare a Termoli (CB), in provincia di Roma, nel Napoletano e nel Foggiano.

Ore 15.00. Urne chiuse in molte sezioni. Le operazioni di spoglio sono già cominciate e si attendono i primi dati trasmessi dal Viminale. In Campania sono 4.945.381 i cittadini chiamati alle urne per eleggere il nuovo Consiglio Regionale e il presidente della Regione. L’unico dato certo, al momento, è il forte astensionismo.