Attentato a Melito, bar distrutto

MELITO – Attentato nella notte in via Oleandri a Melito. Una violenta esplosione, e il successivo incendio, ha distrutto il bar «L’angolo del caffè». Una bomba artigianale ad alto potenziale ha causato gravi danni all’edificio che ospita la caffetteria. Danneggiati anche alcuni palazzi confinanti, In frantumi i vetri di molte abitazioni della zona. L’ordigno era stato collocato dinanzi alla saracinesca ed è esploso poco dopo le 23.
Sul posto sono accorsi gli automezzi dei vigili del fuoco e diverse pattuglie della compagnia di Giugliano dei carabinieri. I militari, diretti dal capitano Gianluca Trombetti, hanno avviato le indagini per risalire ai mandanti dell’attentato che potrebbe essere legato al racket o essere la punizione per uno sgarro.
Il bar era stato, infatti, completamente distrutto da una bomba incendiaria già due anni fa. Lo scorso anno era stato nuovamente danneggiato in un attentato analogo. Quello di domenica sera è dunque il terzo «avvertimento».
I carabinieri stanno ora cercando di capire quali possano essere i motivi per il ripetersi di attentati ed avvertimenti. I militari hanno immediatamente sentito il proprietario, Antonio Maisto. Quest’ultimo, incensurato, ha affermato di non sapersi spiegare l’accaduto e di non avere subito alcuna richiesta estorsiva o minacce di qualsivoglia natura.
Questa versione che non convince, però, gli investigatori, che stanno scavando nelle frequentazioni di Antonio Maisto. Quest’ultimo è incensurato, un fratello è, però, detenuto agli arresti domiciliari. Un altro fratello fu attore, qualche anno fa, di una clamorosa protesta all’interno del municipio, denunciando di essere stato preso in giro dall’allora sindaco che si era impegnato a trovargli un lavoro dopo la nascita di quattro gemelli. Il padre di Antonio Maisto è dipendente comunale, e fa il custode del cimitero.



ANTONIO POZIELLO – IL MATTINO 11 NOVEMBRE 2003