Nicolai Lilin, scrittore della Transnistria ha vinto la quinta edizione del “Premio Letterario Minerva” con “Caduta libera” ed. Einaudi in cui racconta la guerra cecena che ha vissuto. Per lui 65 preferenze da parte della giuria popolare. Alle sue spalle si sono classificati Gaia Rayneri, (59 voti) scrittrice torinese al suo primo romanzo “Pulce non c’è” ed. Einaudi, che attraverso la storia di una bambina autistica, racconta un dramma familiare e Carlo D’Amicis (44 preferenze) con “La battuta perfetta” ed. Minimum fax, il racconto dell’Italia dagli anni Sessanta ad oggi visto attraverso la storia della tv pubbica e privata.
Il Premio Letterario Minerva per la “Letteratura dell’Impegno”, come da tradizione ormai consolidata, focalizza la sua attenzione verso gli scrittori che con le storie che raccontano la realtà, come i tre finalisti individuati quest’anno dalla giuria tecnica composta dagli scrittori Giuseppe Montesano (presidente), Antonella Cilento, Maurizio Braucci, Francesco Durante e dalla responsabile dell’associazione “Minerva” Bianca Granata Guadalupi.
Premio Speciale Giuria consegnato alla giornalista Conchita Sannino, per il romanzo-reportage “La Bolgia” (ed. Il saggiatore) e a Lorella Zanardo per il libro-documentario “Il corpo delle donne” (ed. Feltrinelli) sull’immagine delle donne nella tv italiana.
