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Assassinato in strada dopo una lite

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NAPOLI. Puntuale, arriva il primo omicidio del 2004. La vittima è Alfredo Cardone, 39 anni, assassinato ieri a Napoli intorno alle 14 in via cardinale Capecelatro, al rione Berlingieri, zona Secondigliano. Gli hanno sparato un solo colpo di pistola, diretto alla testa. Le indagini sono affidate ai carabinieri del comando provinciale, guidato dal colonnello Vincenzo Giuliani. Il comandante del Reparto operativo, il tenente colonnello Luigi Sementa, si è recato sul posto per avviare i primi accertamenti.
È il secondo agguato mortale che avviene in città in meno di una settimana. Il 30 dicembre era stato assassinato a Piscinola un cameriere incensurato. I due episodi, va chiarito, non sono in alcun modo collegati. Ma questi delitti, uniti all’allarme riguardante l’impennata di furti ed estorsioni commessi ai danni di esercizi commerciali con la tecnica delle auto-kamikaze, sembrano ricordare a tutti che l’emergenza crimine, a Napoli, è tutt’altro che alle spalle.
Quando è stato affrontato dal killer, Cardone era fermo all’altezza del civico 80 di via cardinale Capecelatro. In quel momento però avrebbe dovuto essere altrove, per la precisione nell’abitazione di via Pescara a Casoria dove si trovava detenuto agli arresti domiciliari per detenzione di arma. Secondo quanto si è appreso, l’uomo aveva precedenti di polizia per furto e una denuncia per droga. La prima ricostruzione dell’omicidio operata dagli investigatori fa propendere per l’ipotesi che a sparare sia stata una sola persona, forse dopo un litigio.
Il killer avrebbe avuto una discussione con Cardone, che aveva in pugno venti euro, probabilmente destinati a un non meglio precisato acquisto, e poi gli avrebbe puntato contro l’arma, esplodendo il colpo alla testa che non ha lasciato scampo alla vittima. Il sicario si sarebbe poi allontanato a piedi riuscendo a far perdere le tracce. Non è escluso che nella fuga l’uomo possa essere stato aiutato da un complice. Potrebbe non essersi trattato di un omicidio premeditato quanto piuttosto l’epilogo violento di una lite. A favore di questa tesi propende il ritrovamento, nei pressi del luogo dell’omicidio, di un’auto sporca di sangue.
Già nella giornata di ieri comunque sono scattati controlli e perquisizioni a largo raggio nell’area che da Secondigliano si spinge fino a Casoria. La vittima infatti era originaria del quartiere a Nord di Napoli ma si era trasferita nel comune ai confini della città. Nonostante la zona fosse piuttosto trafficata, non si sono fatti avanti testimoni oculari del fatto.


Il Mattino 6 gennaio 2003

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