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Marano: Conti in rosso al Comune, stipendi a rischio

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Le casse del Comune sono in rosso ed è a rischio anche il pagamento degli stipendi. In cassa – allo stato attuale – non vi sarebbero i fondi sufficienti per garantire il pagamento degli emolumenti di luglio: 750mila euro da distribuire tra i 240 dipendenti in servizio presso l’ente comunale. Per le loro tasche saranno decisivi i prossimi giorni, quando la giunta del sindaco Mario Cavallo inizierà a muovere i suoi primi passi. Per ovviare al problema si confida, tra l’altro, nella riscossione dell’entrata Ici, circa 2milioni di euro. Poi, in un’ottica di medio termine, il neo esecutivo dovrà determinare le tariffe (Tarsu e canoni idrici) e passare all’emissione delle relative bollette per il biennio 2010-2011. La crisi di liquidità è comunque grave e si trascina da molti mesi. Il Comune infatti è costretto a ricorrere a costanti anticipazioni di cassa al fine di provvedere di volta in volta al pagamento delle spese correnti. La situazione non è delle più rosee nemmeno sul fronte bilancio: per far quadrare il documento di previsione – che dovrà essere valutato in giunta e successivamente in Consiglio comunale – mancano all’appello circa 3 milioni di euro. Un ammanco a cui dovrà far fronte in tempi rapidi l’Amministrazione Cavallo e che trae origine dalla riduzione dei trasferimenti (1milione e 500mila euro) causati dalla manovra estiva 2010 (D.L. 78/2010) e dalla mancata riscossione (circa 1milione di euro) degli oneri di urbanizzazione. Come se non bastasse, poi, a giugno il Comune deve far fronte ai 500mila euro di rate mutui contratte per realizzare alcune opere pubbliche. Ecco perchè all’orizzonte si profila un drastico taglio di spese superflue e consulenze. Delle difficoltà di cassa e delle strategie da mettere in campo per migliorare l’organizzazione della macchina comunale se nè discusso anche durante la prima riunione (informale) che si è svolta, lo scorso giovedì, tra i rappresentanti dell’Amministrazione e le organizzazioni sindacali. Il Comune – sempre nell’ottica di determinare una riduzione di spesa – proverà ad internalizzare alcuni servizi gestiti da società esterne, ma soprattutto ad esaltare le figure professionali presenti nella pianta organica. “Siamo aperti al confronto con le neo amministrazione – avverte Raffaele Di Bonito, sindacalista della Cgil – ma il dialogo andrà avanti soltanto se si inizierà a discutere della ripartizione del fondo di produttività bloccato dal 2009”. Il nodo più difficile da sciogliere – almeno al momento – resta comunque quello relativo all’approvazione del bilancio previsionale. I tempi appaiono particolarmente stretti: non oltre il 20 luglio se la Prefettura concederà la proroga. In questo lasso di tempo, prima di inviare la corposa documentazione ai nuovi consiglieri, i quali avranno 20 giorni di tempo per poterla studiare, occorrerà preparare una serie di atti propedeutici al bilancio. Successivamente si passerà alla discussione in Consiglio comunale che si preannuncia particolarmente accesa.
(Il Mattino 21/06/2011)

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