MUGNANO. Li hanno seguiti, in attesa del momento giusto per entrare in azione. Quando la Smart con le due vittime predestinate si è fermata all’incrocio tra via Quattro Martiri e via De Nicola, i killer hanno affiancato la vettura ed hanno sparato a ripetizione: Salvatore Panico, 44 anni, che era alla guida dell’auto, e Raffaele Duro, 49 anni, sono stati raggiunti da una raffica di colpi esplosi con due pistole. Per i due pregiudicati, entrambi di Mugnano, non c’è stato scampo. Consumata la spedizione di morte i sicari si sono dileguati a tutta velocità a bordo di una potente moto.
La camorra stavolta ha colpito in pieno giorno ed in una zona di intenso traffico della cittadina: la rotonda che collega diversi comuni dell’hinterland vesuviano. Numerosi i testimoni di una sequenza a dir poco agghiacciante. Pochi minuti dopo, sul luogo dell’agguato c’erano già i carabinieri: inevitabile il rallentamento del traffico causato per consentire ai militari di effettuare i primi rilievi ed un sopralluogo alla ricerca di indizi, di elementi utili per le indagini. Essendo le vittime personaggi noti alle forze dell’ordine, per gli investigatori dell’Arma non è stato difficile inquadrare il duplice agguato in una guerra tra clan: sia Panico che Duro erano considerati vicini al gruppo malavitoso dei Di Girolamo, a sua volta facente parte dell’Alleanza di Secondigliano, ed in particolare alla cosca di Ciro Di Lauro, soprannominato “Ciruzzo ‘o milionario”, inserito nel particolare elenco stilato dal Ministero dell’Interno dei 30 ricercati italiani più pericolosi. Dall’inizio di quest’anno sono già sette i morti ammazzati di camorra: due gli agguati in città (Secondigliano e Ponticelli), quattro in provincia (Afragola, Giugliano, Caivano e Mugnano).
RENATO ROCCO – LEGGO NAPOLI Venerdì 23 Gennaio 2004
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