“Ogni anno il Comune di Marano chiude in bilancio il capitolo “Acquedotto” con un saldo negativo di alcuni milioni di euro”. A parlare così non è un esponente dell’opposizione, bensì il nuovo consulente del “Servizio Acquedotto” del Comune: l’ex assessore al Bilancio Alberto Amitrano, dimessosi nel 2009 dopo aver denunciato alla Guardia di Finanza i presunti sperperi (ex sindaco Perrotta incluso) della vecchia Amministrazione. Il neo consulente avrà l’arduo compito di verificare la fattibilità del progetto teso a riportare in house il servizio di gestione dell’acqua potabile, ma soprattutto di abbattere drasticamente l’evasione dei pagamenti. Appena insediato, Amitrano ha subito snocciolato i dati salienti che spiegano l’attuale gestione comunale dell’acqua. “Il Comune – dice – acquista ogni anno 10milioni di metri cubi d’acqua e ne fattura poco più di 3 milioni; a fronte di 19mila e 500 famiglie residenti e di almeno 2mila esercizi commerciali, le utenze messe a ruolo dalla Publiservizi (il concessionario per la riscossione dei tributi comunali) sono poco più di 15mila. Il mio compito – prosegue Amitrano – sarà quello di scovare gli evasori per una questione di giustizia sociale, ma anche per ridurre in generale gli importi da pagare”. Il 2012, dopo le polemiche sulle anomalie dei ruoli idrici del biennio 2008/2009 e quelle sulle croniche difficoltà del concessionario per la riscossione dei tributi, potrebbe essere finalmente l’anno della svolta. Saranno due gli obiettivi (ambiziosi) da raggiungere: una bolletta dell’acqua meno salata, più equa e una platea contributiva di almeno 19mila e 500 utenti. “In un momento così difficile per le finanze del Comune – aggiunge il sindaco Mario Cavallo – ho affidato ad Amitrano il compito di ottimizzare il servizio acquedotto del Comune e di verificare la fattibilità, sulla scorta dell’ultimo referendum, di internalizzare la gestione”.
Il Mattino 22/09/2011
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