Giugliano: studenti del Cartesio in piazza

È il ‘68?? No, il 2012! Eppure non sembra qui a Giugliano! Occupazioni scolastiche, manifestazioni…. È proprio una rivolta studentesca!
Ieri sabato 17 Novembre, giornata internazionale degli studenti, i ragazzi del Liceo pluricomprensivo “Renato Cartesio” con sede a Giugliano, Villaricca e Qualiano si sono incontrati in Piazza Matteotti a Giugliano per continuare la loro protesta che va avanti da una settimana!È cominciato tutto lunedì 12 Novembre con l’occupazione del liceo alla sede centrale e terminato il giovedì seguente. E per terminare il tutto hanno organizzato una lezione “alternativa” per informare gli alunni, insegnanti e passanti circa i motivi della lotta contro austerità e crisi economica.
Tutti gli studenti si sono trovati in piazza per ascoltare, interessati, i loro rappresentanti, i quali hanno spiegato accuratamente la Riforma Profumo, il DDL Ex-Aprea, il regime di austerity e di “repressione” del governo Monti.
I rappresentanti d’istituto hanno voluto precisare che hanno fatto tutto ciò non per fare festa scuola ma per farsi sentire e far capire a tutti che non vogliono la privatizzazione della loro scuola, perché lo studio è un diritto di tutti! «Penso che il liceo Cartesio, che è una scuola di provincia, di Giugliano, debba anch’esso farsi sentire e noi vogliamo manifestare assieme a tutta l’Italia! Da lunedì a giovedì con l’occupazione, e oggi volevamo appunto finire così, portando la manifestazione in piazza per farci sentire». Questo è il pensiero di Daniele Bombace, rappresentante d’istituto del liceo. Gli fa eco Antonio Pacella, altro rappresentate d’istituto «Ci troviamo dopo l’occupazione per la portare la protesta anche fuori dalla scuola, cosa che nel giuglianese non si è mai visto! È un nostro diritto lo studio e noi lo vogliamo gridare forte!»
È stata una protesta pacifica, che ha visto la partecipazione di tanti studenti e pochi professori che non ha visto tutti i risvolti beceri e negativi che hanno caratterizzato analoghe proteste in altre parti d’Italia.
Nella consapevolezza degli studenti che, alla fine, per ciascuno ben si addice l’antico inciso latino “tibi studendum est”!