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mercoledì, Luglio 16, 2025
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Giugliano. Continuano le indagini sull’esplosione in via degli Innamorati

Sono circa le 22,30 del 3 Luglio 2014, un forte boato allerta i residenti di Via degli Innamorati. Si tratta di un’esplosione. Stupore generale. Un’auto in fiamme è incastrata nella serranda del negozio Risparmio Casa. Non bastano gli estintori a domare le fiamme. Nell’attesa che arrivino i vigili del fuoco, dunque, per evitare la catastrofe, persone presenti sul posto, si sono adoperate di corde e legandole all’auto, sono riusciti ad estrarla dalla saracinesca, posizionandola al centro della strada. Nessun ferito. Sul posto, carabinieri e vigili del fuoco, iniziano a fare tutti gli accertamenti dovuti. La vittima è un giovane, che ha già subito in passato atti di violenza ai danni dell’esercizio commerciale, ma considerata la distanza tra gli eventi, il legame tra quanto avvenuto la scorsa sera e nei mesi trascorsi, è ancora da accertare. L’auto nell’impatto violento, è esplosa. Che ci fosse benzina cosparsa o normale benzina nel serbatoio, non cambia lo stato delle cose: si è assistito ad un ritorno al passato, in un Comune dove, da anni, un evento simile non si verificava. Non si esclude alcuna pista, anche se parlare, prettamente, di avvertimento di stampo camorristico, è prematuro. Un gesto del genere può avere molteplici spiegazioni, ma le ricerche parlano chiaro: quanto accaduto può essere attribuito ad un regolamento di conti per contrasti personali, può essere una coincidenza tra quanto avvenuto qualche anno fa, in prossimità del capodanno, quando furono esplosi dei colpi di arma da fuoco in direzione del negozio, e l’episodio dell’auto in fiamme, così come, potrebbe trattarsi di un avvertimento ben preciso. Tutto, è ancora da capire. Le Forze dell’Ordine, continuano ad indagare, ma lo sconcerto su quanto successo, risiede nella modalità adoperata, poiché Giugliano è un Comune commissariato per camorra, la piazza è sgombera da tanti esponenti, la lotta volge al termine, se si considera che la triade commissariale è allo scadere del proprio mandato, ma la barbarie a cui è stato sottoposto il giovane commerciante, fa ritornare agli anni in cui i tg, raccontavano immagini di stragi. Dunque, aldilà dell’ipotesi di incomprensioni personali, l’interrogativo diviene crescente: nuove leve agiscono indisturbate? Cercano di affermarsi sul territorio? Un passato, nel quale la paura di ritorsioni generava il silenzio, sta tornando alla ribalta? Episodio isolato ad personam? Nel frattempo che queste risposte arrivino, lo sgomento resta e l’angoscia si diffonde. La città si blinda, e controlli a tappeto escludono la presenza di losche presenze in Città, ma, soprattutto, nessuna traccia dei colpevoli. Il lavoro delle persone si riduce a cenere e detriti di un’auto carbonizzata e, i dubbi su cosa costruire il proprio futuro, si sedimenta nei giovani. Quei giovani, che la sera dell’incendio, esterrefatti, dicevano “ma davvero bisogna aver paura di alzarsi la mattina e guadagnarsi la “giornata di lavoro”? . Lecito dinanzi allo scenario che gli si presentava, ma rispetto al trascorso, le Istituzioni fanno sentire la loro presenza, l’immobilismo è acqua passata, resta da capire, fin dove le stesse, si spingono per la ricerca della verità.