E’ stato fissato per giovedì 13 novembre prossimo il consiglio comunale straordinario su Cava Riconta. Dalla conferenza dei capi gruppo, che si è svolta giovedì mattina è uscita la decisione unanime di maggioranza e opposizione, di tenere un’assise monotematica presso l’auditorium della scuola Italio Calvino, in Via Bologna a Villaricca Nuova, a pochi metri dalla discarica di Cava Riconta. Il tema all’ordine del giorno è la costruzione di un nuovo impianto per il trattamento del percolato di 500 metri cubi, che dovrebbe sostituire il vecchio impianto di 50 metri cubi. Per gli abitanti del quartiere periferico, «si tratta dell’ennesima violenza ai danni di una popolazione già stremata da decenni di ‘malambiente’ e promesse non mantenute da parte delle istituzioni». La discarica, a distanza 7 anni non è ancora stata messa in sicurezza e all’interno vengono svolte una serie di attività per la raccolta del percolato che viene rilasciato dalle viscere della cava. Eppure una legge del 2007 (la N. 61) parla chiaro: nessun nuovo impianto fino alla bonifica. Invece a dispetto delle stessa legge, la Regione pochi giorni fa ha dato parere favorevole alla costruzione dell’impianto voluto dalla Sapna, la società della Provincia che gestisce gli impinati di trattamento dei rifiuti per tutta l’area metropolitana di Napoli. Uno smacco che neppure l’amministrazione comunale è disposta a subire. Così giovedì 13 novembre prossimo, l’assise si riunirà per decidere una strategia da attuare per fermare la costruzione del nuovo impianto. Per l’occasione, oltre alla presenza dei cittadini, è previsto l’intervento di due esperti. Si tratta dell’avvocato Abbamonte e l’ingegnere De Martinis. La strategia che l’Ente di Corso Vittorio Emanuele sta elaborando, è quella di fare ricorso al Tar e impugnare il progetto che, violerebbe la legge N.61 del 2007.
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