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mercoledì, Luglio 16, 2025
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ALL’ISTITUTO TECNICO DI GIUGLIANO SI STUDIA LA BIOMEDICA
Nuovo corso di studi attivato dal “Galvani”. Gli obiettivi e le prospettive


GIUGLIANO. L’istituto tecnico industriale statale “Luigi Galvani” di Gigliano su iniziativa del dirigente scolastico Giuseppe Grana, attiva l’indirizzo in ‘Elettrotecnica Biomedicale, uno dei pochi presenti sul territorio nazionale.
Obiettivi formativi e profilo professionale. Le continue evoluzioni della Scienza e della Tecnologia hanno portato allo sviluppo continuo di un nuovo settore: la Biomedica.
La Biomedica è una scienza a carattere multidisciplinare ed interdisciplinare riguardante la tecnologia, la medicina, la biologia. Il crescente impiego in medicina di metodi, apparecchiature e tecniche sia diagnostiche che terapeutiche sempre più complesse e sofisticate, richiede sempre più la presenza di una nuova figura professionale in grado di collocarsi, nei limiti delle proprie conoscenze e capacità, al centro del sistema evolutivo della disciplina. Il corso di studi si propone di fornire una preparazione interdisciplinare strettamente collegata da un lato ai settori dell’industria e dall’altro al settore sanitario che ne costituisce il naturale campo di applicazione.
A tale scopo, il diplomato in Elettronica Biomedica dovrà acquisire oltre alle conoscenze approfondite delle metodologie operative delle discipline di base caratteristiche dell’indirizzo, quelle specifiche riguardanti le problematiche di controllo e di gestione delle tecnologie usate in Biomedica, dei materiali, degli impianti, dei sistemi e delle apparecchiature che sono impiegate nei servizi sanitari.
Per il Diplomato in Elettrotecnica Biomedica diventa fondamentale quindi avere la capacità di collaborare con gli operatori del settore sanitario; la sua figura professionale si pone in modo tale da poter soddisfare principalmente le esigenze della sicurezza per gli operatori stessi e soprattutto dei pazienti che sono direttamente coinvolti nelle applicazioni strumentali e impiantistiche.
Al Diplomato in Elettrotecnica Biomedica sono dunque richieste abilità professionali centrate essenzialmente sulla capacità di applicare tutte le prescrizioni e le normative particolari che garantiscono il più alto grado di sicurezza possibile in un sistema sanitario, sia per quanto riguarda l’impiantistica, sia per quanto riguarda gli apparecchi elettromedicali.
A tale scopo i diplomati dovranno possedere conoscenze approfondite delle apparecchiature elettromedicali, ed essere in grado di intervenire su di esse correttamente in fase di installazione, di verificare della sicurezza, delle prestazioni nonché della manutenzione sia ordinaria che straordinaria attività di studio e di soluzione di problemi di natura tecnica, strettamente connessi alla Biomedica e nello stesso tempo capace di inserirsi in realtà operative, produttive, gestionali differenziate e caratterizzate da rapide evoluzioni, sia dal punto di vista tecnologico sia da quello dell’organizzazione e della sicurezza del lavoro.
Il corso di studi sarà articolato in modo tale da collocarsi negli indirizzi del settore elettrico-elettronico e come tale l’obiettivo, come per tutti i corsi del settore, si estrinseca nella capacità di affrontare e risolvere i problemi in termini sistemici, basata sulla conoscenza approfondita e specifica delle discipline elettriche ed elettroniche, integrate e supportate da una adeguata ed organica preparazione tecnico-scientifica, nonché da capacità valutative delle dimensioni economiche del problema.
Il Perito Industriale per l’Elettrotecnica Biomedicale deve:
– conoscere il principio di funzionamento e le tecniche di progettazione e realizzazione di strumenti e dispostivi ad uso diagnostico (Rx, Tac, Nmr ecc) e di sensori per il prelievo di segnali biologici;
– realizzazione di strumenti e dispositivi ad uso terapeutico e riabilitativo
– conoscere il principio di funzionamento e le tecniche di progettazione e realizzazione di dispositivi per la sostituzione funzionale (pace maker cardiaci, reni artificiali, ossigenatori di sangue, arti artificiali ecc)
– conoscere i sistemi informatici e di software per il monitoraggio del paziente durante interventi chirurgici o in terapia intensiva
– saper progettare gli impianti elettrici e tecnologici all’interno di un sistema sanitario (sala operatoria, unità di cura intensiva, reparto di radiologia ecc.)
– saper comprendere e gestire l’automazione dei servizi ospedalieri
– saper descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi progettati a scriverne il manuale d’uso
– comprendere manuali d’uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni in lingua straniera (inglese o francese)

Il Diplomato di Elettrotecnica biomedicale potrà avere sbocchi occupazionali presso le industrie di progettazione, produzione e commercializzazione di dispositivi, apparecchiature e software riguardanti i sistemi medicali e biomateriali; potrà operare inoltre presso aziende farmaceutiche o biomediche. In ambito ospedaliero potrà operare come tecnico, nei limiti delle proprie competenze, per la gestione e la manutenzione degli impianti tecnologici e dei dispositivi Biomedicali; potrà operare anche presso società di servizi tecnici esterne alle strutture ospedaliere.

Innovazioni curriculari
Il piano di studi previsto per il conseguimento del Diploma di Perito Industriale per l’Elettrotecnica Biomedicale si differenzia da quello per l’Elettrotecnica e automazione solo nei contenuti delle discipline di indirizzo del triennio. Si ritiene infatti che i programmi svolti negli insegnamenti del biennio, anche nel rispetto delle modifiche previste dall’autonomia scolastica, non hanno bisogno di alcun intervento. Il quadro orario non subisce alcuna modifica e pertanto rimane invariata la costituzione delle cattedre ed il loro numero. Le discipline che subiscono variazioni nei loro contenuti sono: Elettrotecnica, Elettronica, Sistemi automatici, Impianti Elettrici, Tecnologia disegno e progettazione.
E’ comunque indispensabile che tali insegnamenti si sviluppino attraverso un alternarsi coordinato di informazione ed applicazione, di ricerca sperimentale e sistematizzazione. Fondamentale si ritiene anche il coordinamento nell’accertamento delle conoscenze e delle capacità operative acquisite, per cui è necessario oltre alle verifiche per singola materia, organizzare prove pluridisciplinari e interdisciplinari, in tutto l’arco del triennio.
E’ essenziale per ciascun insegnante l’attenta lettura di questa premessa e delle indicazioni relative ai programmi di tutte le discipline, non solo della propria.




Barbara Maddalena – IL DENARO