Francesco Maisto è stato eletto
nella lista Uniti e Solidali nella
coalizione del sindaco Francesco
Gaudieri. A fine marzo 2014
ha lasciato la maggioranza colpevole
di non essere intervenuta
sulle grandi opere e di non
averlo votato alla presidenza del
consiglio comunale. Oggi il giovane
consigliere vuole costruire
una coalizione partendo da alcuni
esponenti dell’opposizione.
Su quali provvedimenti ha riscontrato
una carenza di quest’amministrazione?
Nessun passo in avanti è stato
fatto per le grandi opere. Il cantiere
Sant’Aniello è ripartito dopo
le nostre denunce; il Palazzo Baronale
sta cadendo a pezzi, sono
spariti i 3 milioni di euro provinciali
per la villetta di via Bologna;
il rifacimento della fogna di via
Marchesella è stata solo una promessa,
inoltre non hanno creato
un posto di lavoro ed hanno alzato
le tasse. Capiamo i tagli, ma
una buona amministrazione deve
ridurre i costi superflui.
Dove sono gli sprechi?
Tutti gli affidamenti al di sotto dei
20mila euro. Conferimento dei lavori
a diverse ditte, anziché affidarla
con solo un bando; stesso
discorso per le ditte che lavorano
nelle scuole. Nonostante affidiamo
la manutenzione della luce
a 80 mila euro l’anno, abbiamo il
doppio degli extra costi che non si
riescono a governare. I nonni civici
e la villeggiatura per gli anziani
sono costi superflui.
Preferiscono aumentare la Tasi,
l’Imu, introdurre addizione Irpef.
Perché lei è uscito dalla maggioranza?
Ho chiesto alla maggioranza di
convocare alcune riunioni ma
non è stato mai fatto. Dovevo denunciare
dall’interno ma ho preferito
andare all’opposizione.
Il punto di rottura è stato il
tuo mancato riconoscimento
alla presidenza del consiglio
comunale?
L’accordo esisteva. Quando mi è
stato riproposto io ho rifiutato
anche agli assessorati.
Lei e la sua lista dove si collocano
politicamente?
Io oggi sono nel centrodestra. Per
le prossime elezioni sarà fondamentale
creare un progetto unitario
formato da persone perbene.
Bisogna cambiare la parte commerciale,
abbassare le tasse, dare
vivibilità. Possiamo coinvolgere
chiunque sia interessato prescindere
dalla provenienza dal centrodestra,
centrosinistra, centro, liste
civiche.
Meglio un programma breve ma
di facile realizzazione. Non posse
escludere i consiglieri dell’ultimo
periodo amministrativo: Rocco
Ciccarelli, Pino Coscione, Tobia
Tirozzi, Mimmo Palladino e Francesco
Guarino.
Il consigliere Luigi Sarracino
di Forza Italia?
Se qualcuno si è allontanato lo ha
fatto per sua scelta. Se dovesse ripensarci
valuteremo.
Cosa pensa di una ricandidatura
di Gaudieri o di una presentazione
di Giovanni
Granata?
In entrambi i casi, loro sono i migliori
candidati che il centrodestra
possa augurarsi. Sono due persone
che hanno fallito.
Potrebbe nascere un patto trasversale
tra 40enni?
Io sono favorevole alle larghe intese,
quando si ha un’affinità di
pensiero e d’età. Non si possono
imbarcare tutti per andare contro
qualcuno. Poco importa se superano
di poco i 40 anni.
Quali consiglieri di maggioranza
potrebbero aderire?
Il gruppo Mastrantuono e l’Udc.
Ci sono persone valide non-elette
del centrosinistra e del centrodestra.
E’ prematuro per il centrodestra
parlare di candidati sindaco?
Penso che bisogna prima trovare
le persone disposte a confluire nel
progetto, a quel punto si scegliere
il candidato. Può essere chiunque
ma deve essere scelto in modo collegiale.
Le autocandidature non
esistono.
Disposto a fare il candidato
sindaco?
Stiamo parlando di eventualità.
Tutti devono essere convinti. Non
mi autocandido, se tutti sono
d’accordo per la mia investitura
accetterò. Altrimenti farò il mio
gioco di squadra.
Chi escluderebbe?
Nessuno. E’ normale escludere
coloro che hanno ideali e obiettivi
diversi.
Come risponde al Movimento
Cinque Stelle che accusa questa
trasversalità, definendola
un’alleanza per batterli?
Non credo che loro siano la forza
politica da battere. Se la giocherà
come gli altri con un proprio candidato
sindaco. Fare una battaglia
con 100 persone è diverso da
farne una con 20. Penso che faranno
una bella figura elettorale.
