giovedì, Luglio 17, 2025
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E’ ‘Made in Melito’ l’app antibrogli del Pd

E’ stata realizzata dal melitese Ezio Fioretto, coadiuvato dal suo team di giovani

ingegneri, e si appresta a diventare una vera e propria rivoluzione, l’app ideata in occasione delle

primarie del Partito Democratico napoletano per la scelta del candidato alla corsa a Palazzo San

Giacomo. Un’idea che già all’indomani della contesa “pre­elettorale” di Napoli ha richiamato

l’attenzione nazionale per le potenzialità già mostrate nell’esperimento napoletano. Realizzata in

appena un mese, l’applicazione ribattezzata “Antibrogli” ­ in attesa di un nome definitivo ­ è stata

commissionata dal segretario metropolitano del Pd, Venanzio Carpentieri, con lo scopo di stanare

i “furbetti dell’urna” e impedire che un singolo elettore esprimesse la propria preferenza in più

seggi. “Si tratta di uno strumento semplice da usare anche da chi ha poca dimestichezza con la

tecnologia” hanno affermato i giovani ingegneri della società, made in Melito, “Geosys”impegnati

nel progetto. “Solo in seguito all’autenticazione del presidente di seggio ­ hanno spiegato ­ è

possibile accedere alla sezione di registrazione dell’elettore e controllare se presente nelle liste

elettorali e se abbia già espresso il suo voto in un altro seggio. Qualora non vi siano i requisiti, il

sistema segnala l’errore”.


Nelle consultazioni che hanno visto vincere Valeria Valente su Antonio Bassolino e gli strascichi

politici del dopo spoglio, l’applicazione di Fioretto sembra essere una delle poche note liete della

giornata di chiamata alle urne dei democrat; le polemiche sulla presunta compravendita di voti al

di fuori dei seggi non hanno messo in ombra le potenzialità di uno strumento che potrebbe essere

adottato da altre segreterie nazionali.


“L’obiettivo è stato raggiunto in pieno ­ ha dichiarato Ezio Fioretto ­ Il nostro scopo era quello di

evitare che lo stesso elettore esprimesse il suo voto in seggi diversi e da questo punto di vista è

filato tutto liscio. Poi con l’introduzione di questo strumento tecnologico, indirettamente, si è

evitato anche il tentativo di mettere in atto tale comportamento. A parte il forte interessamento

della stampa ­ ha continuato ­ pare che anche il segretario nazionale e Premier, Matteo Renzi,

abbia espresso il proprio apprezzamento e l’interesse a diffondere questo programma per le

consultazioni future. Il partito democratico di Aversa ci ha chiesto di poter utilizzare la nostra app,

ma abbiamo deciso di usarla, inizialmente, solo a Napoli come ‘campione'”.



Settantotto dispositivi per altrettanti seggi che hanno fornito in tempo reale i dati di affluenza e i

risultato dello scrutinio, ma che, in taluni casi, si sono dovuti arrendere alla totale assenza di

connessione (circa venti seggi sui settantotto).

“Durante tutta la giornata di domenica abbiamo fornito il nostro supporto tecnico per ovviare ad

eventuali criticità ­ ha aggiunto l’Amministratore Unico Fioretto ­ L’unica nota stonata è stata

rappresentata dalla connessione dei dispositivi: in diversi seggi non c’era una copertura della rete

adeguata e ciò ha comportato un ritardo nelle comunicazioni e nell’aggiornamento dei dati. Il

partito, a sue spese, si è impegnato ad acquistare i tablet e le schede telefoniche, ma in alcuni

seggi la rete era del tutto assente e abbiamo consigliato per il futuro di prevedere un’adeguata

copertura wifi della sede”.