Insieme alla politica e all’economia, il calcio è la sua grande passione. Un interesse, quello per lo sport più diffuso in Italia, che lo ha portato anche a diventare socio, per un periodo, della società Giugliano Calcio. In una delle ultime deposizioni rese ai giudici, il pentito del clan Mallardo Giuliano Pirozziha fatto una curiosa citazione calcistica. Lo scorso 2 febbraio, il colletto bianco del clan Mallardo è stato chiamato a parlare al tribunale di Santa Maria Capua a Vetere nel processo che vede indagati per estorsione 14 esponenti della cosca giuglianese. Collegato in videoconferenza da una località segreta, la gola profonda ha parlato di diversi episodi estorsivi commessi dagli affiliati del clan Mallardo, ed il particolar modo da parte di Filippo Caragallo, Michele Di Nardo, Biagio Micillo e Domenico Pirozzi. Rispondendo ad una domanda del pm Maria Cristina Ribera sulla figura di Biagio Micillo, Pirozzi ha dichiarato che “Micillo veniva subito dopo la triade composta da Feliciano Mallardo (deceduto, ndr), Francesco Napolitano e Giuliano Amicone che fu chiamata così sia perché erano i tre vertici piramidali del clan, ma anche in virtù della triade della Juve Moggi, Giraudo e Bettega a cui noi li paragonavamo perché stavano sempre insieme facendo affari spietati”.
Una dichiarazione alquanto singolare quella resa dal pentito Pirozzi, il cui nome è legato al calcio essendo stato per alcuni anni socio del Giugliano calcio. La squadra, che militava nel Girone A del Campionato Regionale di Eccellenza della Campania, fu sequestrata nel 2010 nell’ambito dell’operazione Arcobaleno che portò in seguito all’arresto del boss Giuseppe dell’Aquila.
In particolare la società sportiva, secondo le indagini, veniva usata per veicolare sponsorizzazioni in denaro che in realtà erano frutto di estorsione agli imprenditori. Con questo sistema il clan avrebbe costretto alcune aziende del sud pontino a versare soldi nella casse della società in modo apparentemente pulito. Altri interessi nell’ambito sportivo, il clan lo ha dimostrato – secondo quanto riferito da Pirozzi – nell’interesse per la gestione del palazzetto dello sport di Casacelle e quello di Campopannone.