Un coro unanime, contro la costruzione dell’Ecovillaggio per i rom nei pressi del Ponte Riccio, si è alzato ieri nella seduta del consiglio comunale. Maggioranza ed opposizione si sono schierati contro la decisione di ubicare il nuovo insediamento per i nomadi in una zona di Giugliano così vicina al confine con Qualiano. Presenti anche i consiglieri giuglianesi Anna Russo ed Alfonso Sequino, portavoce del malcontento legato alla costruzione delle nuove unità abitative. I consiglieri di Forza Italia per bocca di Giulio Cacciapuoti hanno denunciato lo stato di insicurezza che porterebbe un insediamento così corposo di nuovi rom nella zona (oltre 250 persone) ed il fatto che non si è rispettato quello che era previsto dalla delibera regionale, la quale prevede un progetto di inclusione sociale dei minori con la scolarizzazione ed uno di contrasto all’illegalità con l’aiuto delle istituzioni locali attraverso i servizi sociali, puntando dritti alla costruzione di un nuovo “ghetto” nelle campagne.
Il sindaco De Luca interrogato in merito ha dichiarato la sua contrarietà all’edificazione del tutto a meno di un chilometro da Qualiano affermando che, essendo la città di Giugliano così vasta si possa spostare il campo in altre zone del territorio, lontane dal confine tra i due comuni. Reazione che non è piaciuta ai due consiglieri venuti proprio dal comune interessato, così come ribadito da Sequino e dalla Russo: «Apprezziamo la richiesta di discutere il punto da parte dei colleghi di Forza Italia in consiglio, ma restiamo allibiti dalle parole di De Luca, che invece di opporsi alla costruzione in toto del nuovo insediamento, ha voluto solo ribadire che si realizzi lontano dal proprio orticello».