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sabato, Luglio 5, 2025
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Clan Polverino, arriva la sentenza della Cassazione. Confisca annullata per alcuni imputati

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Arriva la sentenza della Corte di Cassazione nei confronti di diversi imputati ritenuti appartenenti al clan Polverino, coinvolti nell’operazione ‘Polvere’ che nel maggio del 2011 smantellò l’organizzazione criminale egemone tra Marano e Quarto. Capovolte alcune decisioni prese dalla Corte d’Appello. I giudici hanno annullato la sentenza impugnata nei confronti di Armando Chiaro (al momento dell’arresto, nel maggio del 2011, era coordinatore locale del Pdl, nonchè consigliere comunale uscente e si era ricandidato) Amalia Gallotti, Gaetano Paternoster, Anna Mauriello, Giuseppe Ruggiero (classe 1973), nonché nei confronti di Vito Carotenuto, limitatamente alla confisca. Stesso provvedimento per Carmine Carputo,Agostino Carputo, Maria Di Giorgio (difeso dagli avvocati Giuseppe Pellegrino e Gustavo Pansini), e Luigi Mele sempre in ordine alla confisca. All’imprenditore Carputo erano stati sequestrati beni mobili ed immobili per un valore di circa 10 milioni di euro. In primo grado era stato condannato a 9 anni, ridotti a sette in Appello. In entrambi gradi di giudizio era stata confermata la confisca di tutti i beni, sentenza però annullata dalla Cassazione. Nei confronti di Vincenzo Perrotta è stata annullata la sentenza limitatamente al reato associativo e all’aggravante dell’articolo 7, mentre per Giuseppe Ruggiero (classe 1962) è stata annullata limitatamente alla qualificazione delle condotte associative, mentre per Sabatino Cerullo è stata annullata solo la confisca dei beni immobili. Il giudice, in ordine ai precedenti soggetti, ha rimandato gli atti ad altra sezione della Corte di Appello di Napoli. Rigettati i ricorsi di Gianluca Caruso e Ignazio Caruso, mentre sono stati dichiarati inammissibili quelli del boss Giuseppe Polverino, per cui è stata confermata la sentenza di condanna in Appello a 17 anni (mentre in primo grado era stato condannato a 20) e gli altri imputati: Salvatore Camerlingo 5 anni; Luigi Carandente 10 anni; Alessio Fruttaldo 6 anni; Gennaro Libro 6 anni; Antonio Schiano 4 anni; Salvatore Simioli 15 anni; Antonio Sommella 10 anni; Vincenzo Vaccaro 5 anni.

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