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«REFERENDUM: ASTENERSI PER MODIFICARE LA LEGGE»
Villaricca, intervista a Padre Alfonso Ricci: punti da cambiare

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VILLARICCA. “Astenersi dal referendum, non andare a votare”. Padre Alfonso Ricci, da oltre 25 anni alla guida della parrocchia San Pasquale Baylon di Villaricca, non ama le interviste. Ma quando gli si spiega che l’argomento è la legge 40/2004, quella sulla procreazione assistita, si convince a rispondere a qualche domanda. Lo fa nel cortile della chiesa, circondato dai suoi allegri cagnolini prima della consueta passeggiata in campagna.



Padre Alfonso, cosa ne pensa delle legge 40 del 2004?

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E’ giusto avere una legge che regolamenti la procreazione assistita e che tuteli il rispetto dell’embrione e quindi del nascituro. Se non vi fosse ci sarebbe la giungla: ognuno si sentirebbe nel diritto di manipolare e maltrattare una futura vita. Ma, ad ogni modo, sono del parere che andrebbe modificata in vari punti.


Quindi lei è d’accordo con il referendum del 12 e 13 Giugno che ha come obbiettivo proprio la modifica della legge?

No, per niente. Col referendum non sono affatto d’accordo.


Padre, lei si è espresso in maniera più o meno esplicita durante le sue omelie domenicali. In concreto, quale indicazioni di volto se la sentirebbe di dare ai suoi fedeli?

Di non andare a votare. La legge, secondo me, va modificata. Ma è compito del legislatore farlo, e non della gente. Andare a votare ed esprimere la propria opinione, significherebbe accettare la situazione attuale. Dire no significherebbe approvare la legge così com’è, dire si significherebbe accettarla modificando qualche punto.

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