In dodici hanno scelto il rito abbreviato sperando così di ottenere uno sconto di pena. Si tratta di esponenti di due diversi clan che hanno siglato un patto per poter controllare il territorio di Ercolano: i Birra e i Lo Russo.
Alla sbarra con il rito abbreviato (il 21 ci sarà la requisitoria) ci sono Giovanni Birra, Stefano Zeno, Antonio Birra, Vincenzo Buonavolta, Raffaele Perfetto, Felice Saccone, Ciro Savino, Giovanni Savino, Giuseppe Savino, Carlo Serrano, Ciro Savino, Gerardo Sannino. Fu un omicidio clamoroso, deciso dai vertici del clan Birra di Ercolano ed attuato da due sicari dei Lo Russo di Miano, i “Capitoni” alleati storici del gruppo della città degli Scavi. Le vittime, Lucio Di Giovanni detto “’o Lucio” e Raffaele Di Grazia, volevano conquistare spazi autonomi nello scacchiere malavitoso locale e avevano mancato di rispetto ai capi dell’organizzazione,approfittando della loro detenzione. Così, secondo l’accusa e fermo restando la presunzione d’innocenza degli indagati fino all’eventuale condanna definitiva, Giovanni Birra e Stefano diedero l’ordine di morte. Alla fase organizzativa del duplice delitto, avvenuto il 6 febbraio 2000, partecipò il ras napoletano Raffaele Perfetto detto “Lello muss’’e scigna”, che mise a disposizione i killer della propria cosca.
Sono stati poi arrestati dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco, che hanno condotto le indagini con il coordinamento della procura antimafia, a eseguire l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip a carico di 10 affiliati alla malavita organizzata: 6 del clan Birra- Iacomino, 3 dei Lo Russo e uno del gruppo Ascione-Papale. Per quest’ultimo, Giuseppe Costabile, l’accusa riguarda il tentato omicidio di Marco Cefariello (2 settembre 2006) e non la morte violenta di Di Giovanni e Di Grazia. All’inchiesta hanno contribuito ben 10 pentiti: Costantino Iacomino, Francesco Raimo, Gerardo Sannino, Ciro Savino, Giovanni Savino, Giuseppe Savino e Agostino Scarrone (clan Birra- Iacomino); Andrea Esposito (Ascione); Salvatore Lo Russo e Mario Centanni (clan Lo Russo). Importanti le loro dichiarazioni, cui hanno fatto da riscontro le informazioni raccolte dagli investigatori nei giorni successivi all’agguato compiuto in via Marcello Venuti nei pressi della caserma dei carabinieri.
Gli uomini dell’Arma hanno ricostruito i ruoli di tutti gli indagati: Giovanni Birra e Stefano Zeno mandanti,“decretando l’omicidio e partecipando alle relative fasi organizzative a riunioni in cui venivano assegnati compiti e ruoli”. Ciro Savino, “partecipando all’organizzazione dell’omicidio”; RaffaelePerfetto, “compartecipando alla deliberazione,organizzazione ed esecuzione dell’omicidio, mettendo a disposizione del clan Birra i killer del clan Lo Russo e compartecipando altresì alla materiale esecuzione dell’agguato”; Vincenzo Bonavolta e Carlo Serrano,“esplodendo i colpi d’arma da fuoco che attingevano mortalmente le vittime”.