Scarcerato in relazione al reato di tentato omicidio Giuseppe Fedele. Il 20enne era stato fermato insieme ad altri due ragazzi minorenni dopo che era stato ferito un 17enne e aver ingaggiato, armati di pistola, una colluttazione con il padre, giunto in difesa del figlio. L’episodio è avvenuto la sera del 3 febbraio scorso a Forcella, stesso giorno in cui furono condannati a sei e sette anni di carcere con rito abbreviato alcuni affiliati al clan Sibillo, dopo che il commerciante aveva denunciato il racket e i colpi di pistola contro di lui e contro sua moglie. Padre da punire, figlio capro espiatorio solo perché lo incontrano per strada.
La decisione del giudice delle indagini preliminari deriva dalla consulenza tecnica fornita dalla difesa nonché dalla consulenza balistica redatta su incarico del pubblico ministero.
Dalle relazioni dei tecnici di parte, infatti, sono stati acquisiti elementi tali da rideterminare un mutamento del reato di tentato omicidio in capo all’imputato. I consulenti tecnici sia della difesa che dell’accusa hanno stabilito che l’unico colpo di pistola che ha attinto l’auto della vittima è stato esploso dall’alto verso il basso da una distanza ravvicinata conficcandosi, poi, nella parte posteriore dell’autovettura, in una posizione tale per cui non vi sarebbe stata alcuna possibilità di colpire il guidatore dell’auto (collocato al lato opposto).
Per il giudice, dopo aver analizzato le due consulenze tecniche, l’aver colpito da così breve distanza un punto così lontano da bersaglio induce a dubitare che vi fosse la volontà di uccidere la vittima dell’agguato. Allo stato dei fatti quindi per il giudice, fermo restando la possibilità di ulteriori sviluppi e approfondimenti persiste una situazione di obiettiva incertezza circa la reale ed effettiva volontà omicida di Giuseppe Fedele ed un parente che impone, ovviamente, la revoca della misura cautelare in relazione al reato di tentato omicidio. Allo stato dei fatti resta in piedi solo il reato di detenzione di arma da fuoco aggravata dall’articolo sette.
IL ROMA