Quattro ergastoli sono stati comminati dalla Terza Corte d’Assise di Napoli ai boss del clan Di
Napoli ai boss del clan Di Biasi, schiacciati da anni al carcere. Ergastolo per i fratelli Luigi, Renato e Mario Di Biasi, carcere a vita anche per Umberto Ponziglione. Sono accusati a vario titolo degli omicidi di Ciro Russo, figlio del boss Domenico, Antonio Cardillo e Raffaele Esposito. Non se l’aspettavano. Troppo tempo era passato dagli omicidi, frutto avvelenato di una guerra di camorra che ebbe come teatro i Quartieri Spagnoli pur allargandosi ai due blocchi contrapposti di malavita a Napoli. Perciò presunti mandanti ed esecutori dei delitti, pur sapendo che diversi collaboratori di giustizia avevano parlato degli agguati, pensavano ormai di essere al sicuro.
Forze dell’ordine e inquirenti avevano ricostruito cinque omicidi avvenuti tra il 1996 e il 2006: tre compiuti nell’ambito della guerra tra i Di Biasi e i Russo del ras Domenico detto“Mimì dei cani” e due per epurazioni interne al clan dei “Faiano” dei Quartieri Spagnoli. Ma la faida non fu ristretta alle due cosche con base nei vicoli a ridosso di via Toledo e del corso Vittorio Emanuele; vi parteciparono i Misso e i Torino, appoggiando inizialmente i Russo, e i Mazzarella appoggiando i Di Biasi. Alla riuscita dell’inchiesta hanno contribuito numerosi collaboratori di giustizia, a cominciare dai boss Giuseppe Missi “o’ naso-ne”, Salvatore Torino “o’gassusaro”, Ettore Sabatino detto “Ettoruccio” e sull’altro fronte, Raffaele Scala detto “o’ boss”. Ma anche tutti i Misso.
FONTE: IL ROMA