Il Tribunale di Napoli Nord ha condannato il Comune di Mugnano a restituire le
somme della produttività ai dipendenti, da una prima stima sarebbero
circa 50 mila euro. Le trattenute furono decise dal Ministero delle
Finanze e formalizzate in una determina comunale nel 2014, tramite la quale
si dispose la decurtazione di una parte della busta paga. I
dipendenti sostennero che il recupero era
illegittimo perché i progetti furono stabiliti con criteri
predeterminati. Denunciarono che il recupero delle somme
avrebbe violato il legittimo affidamento perché disposto a distanza di
anni. Oggi i vincitori chiedono l’immediata sospensione delle
trattenute in busta paga. Seppure il giudice Arturo Avolio abbia emanato la
sentenza nello scorso aprile, questa diverrà esecutiva da lunedì
prossimo.
LE REAZIONI – “Giustizia è fatta”. Le organizzazioni sindacali
esprimono gradimento per il risultato conseguito ed “auspicano che la
sentenza metta un punto fermo nella gestione futura delle risorse
decentrate per il pieno riconoscimento dei diritti del personale
dipendente. L’inaccettabile situazione della trattativa decentrata con
pesanti ripercussioni sulla funzionalità dei servizi alla città, il
mancato finanziamento degli istituti contrattuali, la mancata
convocazione della delegazione trattante porteranno ad ulteriori
ricorsi in sede processuale. Si confida che l’amministrazione cambi
l’orientamento finora manifestato e si affidi alle procedure ordinarie
al fine di trovare soluzioni alle problematiche su esposte” questa la
reazione della Cgil, Cisl e della Uil.
La sentenza è stata commentata anche dal sindaco Luigi Sarnataro: “I
fatti sono precedenti alla mia amministrazione, oggi ne prendo atto.
L’ente aveva chiesto la restituzione delle somme ai dipendenti su
richiesta del Ministero delle Finanze. Il giudice ha detto che non è
sufficiente il richiamo del ministeriale, perciò ha dato ragione ai
lavoratori.. Sono vicino ai dipendenti che spesso bistrattati.
Dall’altro canto bene ha fatto il Comune a intraprendere la via
legale.