A segnalare l’accaduto alle forze dell’ordine è stata la guardia giurata dell’ospedale San Giovanni Bosco. Il 38enne, infatti, presentava una ferita d’arma da fuoco alla gamba destra, motivo per il quale è scattata immediatamente la richiesta di intervento alle autorità competenti. Sul posto sono giunti gli investigatori, che hanno avviato le indagini del caso.
L’uomo ha raccontato ciò che era accaduto, anche se la versione presenta troppe lacune e ha insospettito gli inquirenti. Il fatto che non ricordasse tanti particolari è apparso subito molto strano, nonostante la ferita al capo rimediato poco prima. L’uomo, infatti, non ricorda ne il nome dell’amico con cui ha raggiunto la rotonda di Arzano, ne il tipo di scooter sul quale viaggiavano i due.
Ricorda del diverbio ma non ha saputo dire quanti uomini c’erano nell’auto ne il tipo di vettura. Inoltre non si comprende perché sia stato soccorso da un automobilista di passaggio e non dall’amico che era con lui. Non si sa che fine abbia fatto questa persona.
Troppe lacune nella ricostruzione dell’accaduto, che hanno imposto alle forze dell’ordine di effettuare una serie di accertamenti. Sono state ascoltate anche le persone che al momento dell’accaduto potevano essere nei pressi della rotonda di Arzano, per cercare di fare luce su una vicenda che finora, per gli inquirenti, ha troppi punti oscuri.