Dopo il pentimento di Marco Mariano è stato il clan Ricci-Fraulella a trarre beneficio, guadagnando ulteriore spazio insieme con gli alleati Saltalamacchia ed Esposito nel labirinto dei Quartieri Spagnoli – scrive il Roma -. Ma se nei vicoli la tregua tra i vari clan presenti sembra reggere da anni la cosca del Pallonetto e quella dei Ricci sono in guerra. Una faida fatta più che altro di sconfinamenti, scorribande e raid intimidatori. Negli ultimi mesi la tensione tra i due gruppi non è sfociata mai nel sangue a parte il primo episodio di violenza a Napoli del 2015 quando fu ferito Michele Elia junior, 27enne nipote omonimo del ras Michele “’e tribunale”. Da settembre sono state diverse le stese messe a segno in via Toledo anche se non tutte possono essere riferite ai contrasti tra gli Elia e i Ricci. Il 7 settembre scorso per la precisamente all’altezza di via Toledo 237, a poca distanza da piazza Trieste e Trento l’azione dimostrativa dei due cugini stava per provocare una tragedia: uno dei proiettili infatti, si è conficcato in via De Cesare nel soffitto dell’abitazione del figlio di una vittima della camorra cutoliana: il vice direttore del carcere di Poggioreale agli inizi degli anni ottanta, Giuseppe Salvia. Due giorni fa invece tre colpi di pistola nella notte in via Toledo, all’angolo con via Nardones, quindi a piazza Trieste e Trento. Ad entrare in azione, secondo le prime indagini, quattro killer armati di pistola. Il calibro lasciato a terra era un 7,65, la stessa arma usata per commettere gli agguati.