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Uccisi e fatti a pezzi: trovate altre tracce. La pista che porta al gruppo del ras scissionista di Melito

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Il macabro ritrovamento nelle campagne di Afragola potrebbe regalare nuovi retroscena: a pochi passi dal luogo dove sono stati ritrovati i resti di Luigi Ferrara e Luigi Rusciano sono state infatti trovate altre tracce ematiche che potrebbero comunque appartenere alle due vittime: resta da ricostruire invece l’esatta dinamica del duplice, efferato delitto. Secondo una primissima ipotesi Ferrara e Rusciano sarebbero stati uccisi in un luogo diverso e poi segati sul posto. La sparizione di Luigi Ferrara (ritenuto il vero ras)e del suo accompagnatore, Luigi Rusciano, era stata denunciata ai carabinieri all’ alba del giorno successivo alla loro sparizione: i familiari dei due uomini presentarono la denuncia manifestando proprio il timore che i due fossero stati uccisi. Gli investigatori subito iniziarono le indagini puntando sugli ultimi incontri avuti tra i due al rione Salicelle dove da tempo è attivo un gruppo facente parte della fazione perdente degli Amato-Pagano. E’ questa la pista al momento più calda: Ferrara e Rusciano infatti, sempre secondo gli investigatori, farebbero parte della fazione vicina al ras Pietro Caiazza, fazione di fatto sconfitta nella guerra interna al clan che avrebbe costretto all’esilio forzato ad Afragola proprio di coloro reputati ‘fedelissimi’ di ‘Zì Pierino’.

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