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mercoledì, Luglio 16, 2025
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Napoli. La sorella dei boss è la nonna più giovane d’Italia, adesso è finita dietro le sbarre

E’ la più giovane nonna d’Italia. E anche la più giovane nonna a finire dietro le sbarre. Destino singolare quello di Giulia Elia, sorella di Antonio e Ciro reggenti del clan del Pallonetto di Santa Lucia finita in carcere insieme ai fratelli nell’ambito dell’operazione coordinata dalla Procura che lo scorso gennaio disarticolò la struttura del clan. La stessa Giulia balzò agli onori delle cronache sette anni fa quando sua figlia Anna, di appena 14 anni, diede alla luce una bimba. Un caso che fece discutere tra i vicoli a ridosso di Santa Lucia e che riemerge in questi giorni in cui alla stessa Giulia è stata tolta la potestà genitoriale su altri due figli minori. Nell’ordinanza il gip sottolinea la situazione di disagio dei bambini nella casa della donna in via Supportico d’Astuti «nell’inadeguatezza delle figure genitoriali: figure che riproducono, in difformità con la funzione educativa che dovrebbero espletare, un sistema di valori delinquenziale e che riproduce, nella sfera familiare, il negativo contesto ambientale in cui il nucleo è inserito».

Lo spaccio avveniva all’interno dei bassi, le abitazioni fronte strada: «All’interno di queste case – si legge nel dispositivo – i minori non perseguivano alcuno stimolo formativo, ma imparavano a padroneggiare i modus operandi» degli adulti. Telecamere e intercettazioni raccontano di ragazzini lasciati da soli a gestire l’attività di famiglia: alle tre di notte consegnavano dosi davanti la porta di ingresso, stando attenti a farsi pagare prima di cedere la merce, come da istruzioni materne. La madre non era a casa ma telefonava per verificare che gli affari procedessero bene. I bambini venivano impiegati anche nel confezionamento e nella consegne a domicilio delle dosi ai clienti.