Home Attualità e Società SCIOPERO DEI GIORNALISTI PER TUTELARE L’AUTONOMIA. L’ADESIONE DI INTERNAPOLI

SCIOPERO DEI GIORNALISTI PER TUTELARE L’AUTONOMIA. L’ADESIONE DI INTERNAPOLI

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La redazione di InterNapoli, i giornalisti pubblicisti che collaborano al giornale on line aderiscono ideologicamente allo sciopero proclamato dalla Federazione nazionale della stampa in favore dell’autonomia dei giornalisti. Sebbene InterNapoli venga aggiornato quotidianamente grazie al contributo autonomo, volontario e gratuito di diversi operatori del settore e sebbene non vi sia alcun contrasto con l’editore (che partecipa in prima persona alla stesura del quotidiano, al pari dei collaboratori), i giornalisti della testata on-line ritengono giuste e legittime le motivazioni dello sciopero. Per l’intera giornata di oggi e fino alle 7 della giornata di domenica, dunque, il portale non sarà aggiornato, salvo eventi di particolare gravita’ e interesse per l’utenza. Di seguito riportiamo il comunicato della Fnsi.

Red

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FNSI: SCIOPERO PER NON RIDURRE AUTONOMIA



ROMA. “La Conferenza nazionale dei comitati e dei fiduciari di redazione, il consiglio nazionale della Fnsi e la commissione contratto, riuniti a Roma insieme alla giunta esecutiva della Fnsi, proclamano un giorno di sciopero nazionale dei giornalisti dei quotidiani, delle agenzie di stampa, delle testate on line per il 18 marzo e dell emittenza nazionale pubblica e privata per il 25 marzo”. Lo spiega il documento approvato oggi all’unanimità dall’assemblea di Comitati e Fiduciari di redazione, dal Consiglio Nazionale e dalla Commissione Contratto Fieg-Fnsi. “Non sono chiamati allo sciopero i giornalisti dell’emittenza locale – spiega il documento – perché gli editori di Aeranti Corallo hanno firmato un accordo con la Fnsi, ed i giornalisti degli uffici stampa per i quali si è aperta una trattativa per il contratto. L’assemblea dà mandato alla Giunta della Fnsi di attuare in qualsiasi altro momento gli altri sei giorni di sciopero già decisi a sostegno della vertenza. La decisione di scioperare durante la campagna elettorale non è stata presa dagli organismi rappresentativi della categoria a cuor leggero. Ma tutte le strade sono state tentate per convincere gli editori della Fieg a frenare l’oltranzismo che li anima. Compresa l’organizzazione di numerose manifestazioni. Dunque, non resta che riprendere gli scioperi, un segnale di cui il centrodestra e il centrosinistra, impegnati nella competizione elettorale, dovranno tenere conto. Non si può chiedere ai giornalisti – continua il sindacato – di ridurre la propria autonomia, di abdicare alla propria missione di informare correttamente i cittadini, pur di consentire agli editori di manipolare i dipendenti come vogliono, di trattare i giovani giornalisti come paria della società e di corrispondere ai collaboratori esterni – quando lo fanno correttamente – compensi risibili, da due euro a pezzo, come nelle ultime tabelle decise dal gruppo Riffeser (Nazione, Resto del Carlino, Giorno, Quotidiano nazionale). Sono editori che hanno chiuso bilanci più che buoni, distribuendo cospicui dividendi agli azionisti. E il cui scopo evidente in questa vicenda non è quello di fare impresa nel settore della libera stampa, ma solo di avere le mani libere nei propri giornali”. “Nello stesso tempo gli organismi rappresentativi della Fnsi richiamano tutte le forze politiche al grande tema dell’informazione e del diritto dei cittadini ad essere informati: il contratto dei giornalisti, come le garanzie di autonomia di tutti gli operatori dell’informazione e della comunicazione, è un problema essenziale, ma non l’unico. Un’equilibrata raccolta pubblicitaria, leggi di sistema con rigorose norme antitrust – conclude la Fnsi – e l’assetto del servizio pubblico sono e resteranno per la democrazia italiana temi assolutamente centrali”.

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