Dalla culla all’obitorio. Luigi G., nato appena undici giorni fa, è stato trovato privo di vita dalla mamma nel letto nel quale dormiva con entrambi i genitori. Nonostante la corsa da Casandrino all’ospedale di Aversa, i sanitari non hanno potuto che constarne il decesso per arresto cardiocircolatorio. Il pm Barbara Affinita ha disposto l’autopsia. Il magistrato, nelle ore immediatamente successive alla morte del piccolo Luigi, ha interrogato alla presenza dell’avvocato difensore A.P., 24 anni, la mamma del piccolo. La donna è indagata per omicidio colposo. Un atto dovuto per darle modo di nominare un perito che possa partecipare alla perizia. Il pm ha anche interrogato L.G., 29 anni, disoccupato, padre del neonato e i due vicini che hanno soccorso i genitori del piccolo. Diverse le ipotesi degli inquirenti sulle cause della morte del bambino. Il neonato potrebbe essere stato soffocato in maniera del tutto involontaria, forse schiacciato dal peso della mamma o del papà durante il sonno. L’altra ipotesi è che il bambino sia stato vittima della sindrome della morte in culla. Non è escluso neanche che Luigi possa essere stato soffocato dal rigurgito del latte. Tutto è cominciato lunedì notte. La mamma ha raccontato a medici e magistrati di aver dato la poppata delle quattro al bambino, che si è poi riaddormentato. Solo qualche ora dopo, quando si è svegliata, ha immediatamente capito che qualcosa non andava. Il piccolo non respirava più. In preda al panico, A.P. ha urlato, richiamando l’attenzione del marito e di due vicini che si sono immediatamente offerti di accompagnarli al pronto soccorso dell’ospedale Moscati di Aversa. Una corsa folle e dopo una manciata di minuti Luigi G. è arrivato al pronto soccorso. Dopo trenta minuti, i medici si sono dovuti arrendere. Gli agenti del commissariato di Frattamaggiore, diretti dal vicequestore Pietropaolo Auriemma, hanno eseguito i rilievi nell’abitazione dei genitori del neonato e sequestrato il referto dell’ospedale. Due ore dopo il magistrato ha interrogato i genitori e i vicini, disponendo l’avviso di garanzia per la donna. Ora si attendono i risultati dell’autospia, che sarà eseguita oggi, per chiarire se il piccolo è morto per una tragica fatalità.
MARCO DI CATERINO – il mattino 22 marzo 2006
