Approvato nelle scorse ore il nuovo bilancio di previsione 2017/2019. Come già ricordato più volte dal commissario straordinario Antonio Reppucci, l’esercizio contabile si può definire «una manovra lacrime e sangue». Ciò, a causa di una condizione di predissesto dell’Ente, di ulteriori tagli di trasferimenti agli enti locali e anche per una forte evasione fiscale, che in alcuni ambiti raggiunge la soglia del 50%. Così come imposto dalla legge, va ricordato che il bilancio di previsione si basa su una proiezione triennale e quindi riguarda gli anni 2017, 2017 e 2019. Il documento finanziario, che ha avuto il parere positivo dei Revisori dei Conti, è propedeutico all’approvazione del Dup, ovvero il Documento Unico di Programmazione.
Spulciando un po’ di dati, e tenendo presente le diverse voci di bilancio, per il 2017 sono previste entrate per 133,2 milioni di euro; 64,7 milioni per il 2018 e 52,7 milioni per il 2019. Il totale generale delle spese per il nuovo bilancio è di 193,7 milioni di euro per un saldo di cassa pari a 23 milioni di euro. Per quanto riguarda le entrate contributive, che si riferiscono alle diverse tasse che paga il cittadino, mentre per il 2017 la previsione si aggira su una cifra pari a 28,2 milioni, nel 2018 e nel 2019 le entrate supereranno i 30 milioni di euro. Ed è questa una degli aspetti più importanti del nuovo documento finanziario: cercare di aumentare gli introiti previsti dai tributi cercando di invertire, progressivamente, la tendenza che vede ancora oggi tantissimi contribuenti inadempienti per il pagamento delle imposte. Gli esempi da citare possono essere quelli relativi al pagamento dei canoni idrici, della corrente o della spazzatura sia condomini che parchi privati in special modo nella parte antica della città. Simili le cifre, nel triennio 2017/2019, per le entrate extratributarie, pari a poco più di 10 milioni di euro. In totale per i permessi a costruire, abusi edilizi, sanatorie, sanzioni codice della strada, sempre nel triennio 2017/2019, la previsione d’incasso è di 1,3 milioni di euro.
Passiamo ora a vedere più nel dettaglio le previsione di alcune delle entrate tributarie per l’anno in corso, ovvero il 2017. Il recupero totale di evasione Imu dall’anno 2012 in poi è di 7,2 milioni di euro; addizionale, Irpef 2,4 milioni di euro; Tari (tassa sui rifiuti), 9,1 milioni di euro; Tarsu (tassa smaltimento rifiuti solidi urbani) 150.000 euro; Tasi (tributo per i servizi indivisibili) 180.000 euro. Ecco i trasferimenti da altri enti: fondi Pac anziani e infanzia 1,7 milioni di euro; Fondo Unico d’Ambito 1,2 milioni di euro; Giudice di Pace 100.000 euro; disabili 5000 euro.