Un clan che risorge sempre. Sembrava finito dopole dure condanne rimediate dallo storico boss Domenico D’Ausilio, detto “Mimì ’o sfregiato”, e invece l’anno scorso una coincidenza fortunata lo ha rimesso inpiedi: la scarcerazione del figlio Antonio per fine pena ela clamorosa evasione dell’altro, Felice, ergastolano. In breve la cosca si è riorganizzata, radunando i vecchi compagni e soci e per i gruppi Gianelli. Antonio D’Ausilio invece, è finito di nuovo nei guai perl’estorsione tentata al gestore della Lega Navale a Coroglio nell’ambito di un’inchiesta che riguarda pure il “pizzo” ai titolari di un bar ad Agnano. Indagato a piede libero nella vicenda, a dimostrazione secondo l’accusa dell’unità d’intenti del gruppo a conduzione familiare, era FeliceD’Ausilio, in quel periodo latitante.