giovedì, Luglio 17, 2025
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«Portatemi la droga in carcere», le donne dei detenuti rifornivano mariti e figli: arrestate

L’indagine della Polizia Giudiziaria della Penitenziaria di Napoli, su delega del sostituto procuratore della Procura di Napoli, Stefano Capuano, è partita circa due anni fa quando, nelle fasi del colloquio settimanale in carcere, un parente di Domenico Farina, detenuto nella casa circondariale di Napoli, fu trovato in possesso di sostanza stupefacente debitamente nascosta tra la suola e il tacco delle scarpe, marca Hogan, che indossava al momento della visita. Da quel momento sono scattate le indagini degli agenti della Giudiziaria, comandati dal commissario capo Gaetano Diglio e coordinati dal Commissario Antonio Sgambati.

Mesi di intercettazioni, telefoniche e ambientali, pedinamenti e indagini incrociate hanno permesso, nella giornata di ieri, l’arresto di tre donne, parenti di due detenuti: si tratta di Anna Improta, Raffaella Loffredo e Anna De Luca, finite ai domiciliari; per Domenico Farina e Vincenzo Mocerino, invece, è stato emesso un ordine di custodia cautelare in carcere. Farina e Mocerino erano rispettivamente detenuti nelle case circondariali di Napoli e Velletri per reati precedenti.

Le tre donne, come appurato dalle indagini della Penitenziaria, si accordavano – anche telefonicamente – con i due detenuti per far entrare lo stupefacente in carcere. Il nascondiglio per introdurre la sostanza stupefacente era ricavato tra il tacco e le suole delle scarpe. Una volta all’interno del penitenziario, la droga veniva ceduta ai detenuti.