26.3 C
Napoli
mercoledì, Giugno 26, 2024
PUBBLICITÀ

L’ombra dei Mallardo-Polverino dietro l’omicidio Basile: le rivelazioni choc dei pentiti Pirozzi e Perrone

PUBBLICITÀ

Gli intrecci politico-criminali svelati dai pentiti sull’affare dell’area Pip di Marano, che hanno portato all’arresto dei fratelli Cesaro e degli imprenditori Di Guida, possono aprire uno squarcio anche in uno dei delitti più misteriosi consumatosi nell’area nord di Napoli negli ultimi anni, ovvero quello dell’imprenditore giuglianese Cesare Basile. Il fondatore del parco Magic World di Licola fu ammazzato il 15 luglio del 2014 sulla fascia costiera. Il cadavere del politico ed imprenditore fu trovato in un terreno a cui si accedeva attraverso una stradina sterrata dalla Domiziana.
Le indagini condotte sulla morte di Basile, allo stato, non hanno ancora consentito di individuarne gli autori ed il movente, ma possono aprire nuove piste. Antonio Di Guida aveva incontrato l’imprenditore poco prima che lo stesso venisse ucciso presso il bar Trinchillo di Licola, dove il di Guida aveva lasciato la vittima.
Basile, fondatore del parco divertimenti acquatico “Magic World” di Licola, struttura attualmente in regime di amministrazione controllata, non risulta mai condannato in via definitiva per reati di criminalità organizzata; eppure, era investigativamente ritenuto soggetto contiguo al clan Mallardo di Giugliano. Nei quadri societari della Magic World s.p.a., società proprietaria dell’omonimo parco divertimenti, c’era stato fino al 1999 un imprenditore coinvolto in passato in un procedimento penale poichè accusato di essere avere rapporti con Giuseppe Dell’Aquila, boss dei Mallardo.

Sia i pentiti Giuliano Pirozzi che Roberto Perrone hanno reso dichiarazioni sul conto di Basile:

PUBBLICITÀ

“Tra gli imprenditori di diretto riferimento di Peppe e Ciccio Mallardo vi era Cesare Basile … omissis… ed altri, aveva effettuato diversi investimenti rappresentando direttamente gli interessi di Peppe Mallardo tra cui quello del parco acquatico denominato originariamente ACQUAFLASH, quello del parco “l’Obelisco” e, più recentemente, la speculazione dell’ex Villa dei Gerani. Cesare Basile più volte, incontrandomi, mi diceva “levati da mezzo…così facendo fai morire a don Domenico..io sto da una vita in mezzo a questa munnezza e non ce la faccio più “ intendendo con queste frasi che dovevo allontanarmi dal clan per non dare dispiacere a mio padre che era conosciuto proprio con l’appellativo di don Domenico. Spesso Cesare BASILE mi regalava i biglietti omaggio per il parco acquatico che nel frattempo si era chiamato MAGIC WORLD. Basile Cesare aveva un tenore di vita molto elevato e aveva molte società che gestiva assieme ai figli ; la rendicontazione delle società era di fatto svolta da..omissis…che, come ho detto in altri verbali, è il rappresentante diretto dei cognati, Peppe e Ciccio Mallardo. Il clan e specificamente Peppe e Ciccio Mallardo partecipavano al 50% a tutte le società di Cesare BASILE. So questo con certezza perché me lo hanno riferito direttamente lo stesso….Cesare Basile aveva poi anche forti agganci politici; infatti non si deve dimenticare che lui stesso era stato Consigliere Comunale del Comune di Giugliano e candidato sindaco con la lista “Giugliano Lido” e che suo fratello è stato sindaco del comune di Giugliano per un anno con il partito PSDI…”.

Riguardo ai collegamenti tra Basile e Di Guida, Pirozzi rileva: “Di Guida era socio di Basile. Così ad esempio se BASILE mi diceva che aveva comprato degli appartamenti o dei pezzi di terreno con DI GUIDA, ripeto l’uno portando i capitali dei Mallardo e l’altro portando i capitali di NUVOLETTA/POLVERINO, io effettuavo le relative verifiche. Tanto è successo nella speculazione di VILLA DEI GERANI, speculazione di cui ho già parlato in altri verbali… omissis”.

I rapporti esistenti tra l’imprenditore Basile ed il clan Mallardo sono noti, come detto, anche a RobertoPerrone , uomo dei Polverino che conferma i buoni rapporti esistenti tra le due organizzazioni camorristiche:
“So che BASILE Cesare era un imprenditore del clan Mallardo, alla fine degli anni ottanta, noi del clan POLVERINO spesso ottenevamo i pass per l’accesso e la fruizione di tutti i servizi del complesso ACQUAFLASH che ci venivano fomiti da… attraverso …omissis…”.

Come spiegano i magistrati: “I rapporti esistenti tra Basile ed il clan Mallardo ed i buoni rapporti in affari tra l’organizzazione di Giugliano e quella di Marano di cui, come fin qui ricostruito, il Di Guida Antonio è il volto imprenditoriale, spiega il motivo per il quale nell’affare Parco dei Gerani confluiscano le ‘quote’ dei due imprenditori espressione, rispettivamente, delle due organizzazioni dei Mallardo e dei Polverino che in tal modo vedevano tutelati i rispettivi interessi economici”.

Tutte le dichiarazioni dei pentiti sono al vaglio degli inquirenti per i relativi riscontri.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Minacce dal clan di camorra dopo la sentenza, sotto scorta il magistrato Russo Guarro

Da oggi il magistrato Franco Russo Guarro, presidente del Terzo Collegio Penale a Nocera Inferiore, è sotto scorta. Come...

Nella stessa categoria

PUBBLICITÀ