Home Attualità e Società PAMUK, UN NOBEL POLITICIZZATO

PAMUK, UN NOBEL POLITICIZZATO

PUBBLICITÀ

C’è da chiedersi quanto di letteratura sia presente nella motivazione che assegna il Nobel al romanziere turco Orahn Pamuk. “Nella ricerca dell’anima malinconica della sua Istanbul, Pamuk ha scoperto nuovi simboli per raccontare lo scontro e il dialogo tra le culture”. Leggendo attentamente queste poche righe che assegnano il Premio all’autore di “Istanbul”, si capisce quanto sia politicizzato questo ultimo controverso riconoscimento letterario. Lo scrittore doveva essere condannato per le sue opinioni, Pamuk, è stato processato sulla base dell’articolo 301 della costituzione turca per vilipendio. Ad incriminarlo le dichiarazioni fatte a un settimanale elvetico nel 2004: “30.000 curdi e un milione di armeni sono stati uccisi in queste terre e nessuno, a parte me, ha il coraggio di parlarne”. Fortunatamente Pamuk è passato in meno di un anno dallo stato di imputato a quello di laureato, è questo non è sfuggito all’Accademia svedese che gli ha assegnato il Nobel. Per la letteratura, la cultura, la politica, la pace, ci interessa poco, la cosa importante è che questo premio può rappresentare una buona notizia per la libertà di espressione, non solo in Turchia ma in Europa e nel mondo

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ
Exit mobile version